8 dicembre, Carmagnola celebra l’Immacolata Concezione

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Giornata di festa in onore della Patrona cittadina: il voto carmagnolese all’Immacolata Concezione risale al 1522.
Alle 11 la processione solenne nelle vie del centro, quindi la benedizione per bambini, giovani e famiglie.

 

immacolata concezione carmagnola novena processioneSabato 8 dicembre, festa dell’ Immacolata Concezione, tutta la comunità cattolica carmagnolese si riunisce per celebrare la patrona della città, invocando la sua intercessione e protezione per la salvezza di Carmagnola e la pace nel mondo.

Centro delle celebrazioni sarà la chiesa Collegiata Ss. Pietro e Paolo, con messe alle ore 8, 9 e 10,30, tutte celebrate dall’arciprete don Dante Ginestrone.

Al termine della funzione delle 10,30 seguirà la solenne processione cittadina, lungo il seguente percorso: via Valobra, largo Vittorio Veneto, via Boasso, via Ormea, via Puccini, viale Barbaroux, piazza Antichi Bastioni, via Marconi, piazza Martiri, via Valobra, piazza Garavella, via Valobra, piazza Sant’Agostino, via Valobra e rientro in Collegiata.

All’esterno della chiesa, benedizione per i bambini, i giovani e le famiglie (è anche prevista una benedizione individuale per bambini piccoli dalle 15 alle 17,30).
Alle ore 12,30 verrà celebrata l’ultima messa del mattino e alle ore 18 l’ultima messa della giornata.
La Collegiata rimarrà comunque aperta ai fedeli fino alle 19,30.

Nella chiesa di San Filippo, a fianco del palazzo municipale in piazza Manzoni 10, è inoltre in corso il tradizionale appuntamento con la Scatolata dell’Immacolata, raccolta fondi benefica a cura dei volontari della Collegiata, i cui ricavati quest’anno andranno a sostenere il progetto di Casa Roberta.

Durante la festa dell’Immacolata Concezione si celebra l’immunità della vergine Maria dal peccato originale, dogma proclamato da Papa Pio IX l’8 dicembre del 1854: secondo il cattolicesimo, infatti, ogni essere umano nasce con il peccato originale, dal quale solo la madre di Cristo fu esente.

La devozione dei carmagnolesi alla Vergine risale al 1522, con il voto fatto durante la peste per la salvezza della città.
Anche nei secoli successivi, fino ai giorni nostri, i fedeli carmagnolesi si sono rivolti a Maria in numerose occasioni: l’ultima volta è stato nel 1944, quando le truppe tedesche incendiarono il borgo di Salsasio, minacciando di dare alle fiamme l’intera Carmagnola. Anche in quel caso, infatti, affidarono le proprie case e i propri famigliari alla Vergine.

La statua che ogni anno viene portata in processione è datata anno 1636 ed è stata realizzata in tronco di salice dallo scultore astigiano Michele Enaten. La doratura è avvenuta sotto la direzione di Andrea Boucheron, orefice personale di Carlo Emanuele III, re di Sardegna.
Nel 1846 venne donato alla Città di Carmagnola dalla regina Maria Cristina un mantello di velluto azzurro, con ricami d’oro e d’argento, che ancora oggi viene usato per rivestire la statua durante la processione.