Abbazia di Casanova: problemi alle colonne del chiostro

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Il monastero cistercense risalente alla metà del XII secolo, uno dei più importanti edifici monastici del Piemonte, presenta seri problemi alle 48 colonne del porticato interno. «Una malattia della pietra sta erodendo il granito rosa di cui sono fatte» precisa don Adriano Gennari, che da oltre vent’anni gestisce il complesso monacale con la comunità Cenacolo eucaristico della trasfigurazione. «Serve un intervento», lancia l’allarme l’architetto Fausto Gennari, «per non perdere uno degli elementi architettonici più caratteristici e preziosi dell’intera struttura».
La cifra dell’intervento per il restauro e la messa in sicurezza è stata stimata intorno ai 40 mila euro. Il resto dell’edificio non risulta essere minacciato: «Facciamo chiarezza: il complesso di Casanova è formato dall’abbazia, che è tutt’ora la chiesa parrocchiale, e il cosiddetto ‘castello’, il vecchio monastero così chiamato dalla gente locale perché fu anche dimora sabauda» spiega Domenico Appendino, membro dell’associazione Amici dell’abbazia di Casanova, comitato di volontari che cura l’aspetto artistico della chiesa. «La parrocchia è un edificio di rara bellezza, per questo spesso è aperta per poter ammirare i suoi dipinti, arredi e paramenti. Del complesso del monastero originale invece non resta quasi nulla; colpito da un incendio, è stato ricostruito nella metà del settecento. Nonostante ciò la comunità Cenacolo, che ha acquistato la struttura, ha saputo in questi anni ripristinarlo e valorizzarlo». L’intervento al colonnato permetterà di poter fruire ancora in futuro di questa bellezza senza tempo.