Il Consiglio comunale studia il gioco d’azzardo

515

grosso_sicilia_lamuraIl Consiglio comunale si mobilita per studiare il fenomeno del gioco d’azzardo a Carmagnola e prendere le dovute contromisure per contrastarne le derive patologiche. La questione è stata posta dal Movimento 5 Stelle, che ha presentato una mozione per chiedere che il Comune si adegui alla recente legge regionale in materia.
Tra i principali aspetti vi sono la chiusura di almeno tre ore al giorno delle aree-slot negli orari di apertura al pubblico delle attività in cui sono installate, il divieto di oscurare le vetrine, l’obbligo di lontananza da luoghi “sensibili” (come scuole, stazioni, banche, ecc.) e il divieto di gioco per i minori.
La Maggioranza, dopo aver emendato il documento, ha scelto di approfondire la questione all’interno della III Commissione. «Anziché adeguarci “a scatola chiusa” preferiamo analizzare il fenomeno sul nostro territorio, capirne la portata e quali siano gli strumenti più efficaci: da qui potremo partire per mettere a punto iniziative e soluzioni concrete -ha dichiarato il capogruppo di Forza Italia, Domenico La Mura, sottolineando come, a suo giudizio, si tratti comunque di un problema legato alla libertà individuale- Teniamo anche conto dei posti di lavoro che, a Carmagnola, sono legati a questo settore: è una tematica complessa, che va studiata a fondo per intervenire al meglio». Concorde il collega di partito Pasquale Sicilia, presidente della Commissione che è stata chiamata ad affrontare la questione: «Abbiamo già convocato sia le attività come centri scommesse, bar e tabaccherie, che i rappresentanti regionali dei produttori di slot machines, per studiare anche insieme a loro cosa significhi il gioco d’azzardo. Nel frattempo monitoriamo come si stanno muovendo anche i paesi limitrofi, in modo da dare una risposta uniforme a livello territoriale, a partire dagli orari di “stop”».
Soddisfatto comunque il capogruppo M5S, Sergio Grosso, primo firmatario della mozione: «Trovo giusto e sensato il passaggio in Commissione, tanto sollecitato dai colleghi La Mura e Sicilia, per analizzare le problematiche del gioco d’azzardo patologico –afferma- Resta il fatto che l’Amministrazione dovrà provvedere comunque a formulare un’ordinanza, o altro atto di indirizzo, per recepire e attuare la legge regionale, inclusi alcuni passaggi che la Maggioranza ha voluto emendare»