Due serate di formazione per genitori e insegnanti

761

scuolafamigliaIscrizione gratuita -ma obbligatoria entro il 4 marzo- per gli appuntamenti formativi rivolti a genitori e insegnanti, promossi dall’Assessorato Istruzione del Comune in collaborazione con gli istituti comprensivi del territorio.

Il primo incontro è in programma venerdì 1 aprile, con “Urlare non serve a nulla – Gestire i conflitti con i figli e gli alunni per farsi ascoltare e guidarli nella crescita”, relatore Daniele Novara, pedagogista e docente all’Università Cattolica di Milano. «Si evidenzieranno alcuni aspetti salienti: imparare a distinguere tra regole e comandi e a gestire l’educazione in termini organizzativi, a dedicare tempo e cura al proprio ruolo genitoriale, a ragionare su ciò che può salvare i genitori dai figli tirannici, o i figli dal rischio di essere tiranneggiati dai propri genitori», spiega.

Secondo appuntamento venerdì 15 aprile, con “Per educare un bambino ci vuole un villaggio: il patto educativo scuola-famiglia-territorio”, relatore Riziero Zucchi, professore di Pedagogia all’Università di Torino. «Occorre costruire un patto educativo basato sul riconoscimento e la valorizzazione delle competenze educative di ciascuno, poiché il successo formativo dipende dall’accordo tra gli adulti di riferimento; realizzare nella scuola reti e spazi di condivisione per la crescita dei figli/alunni; fornire strumenti concreti per ritrovare la gioia e l’orgoglio di esser genitori in collegamento stretto con l’impegno dei docenti».

Entrambi gli incontri si tengono al palazzetto dello sport di corso Roma; iniziano alle 20,45 e hanno una durata prevista di circa due ore, con spazio per le domande del pubblico.

«Queste serate, negli scorsi anni frequentate da almeno 400 genitori, sono un momento di grande confronto educativo –sottolinea l’assessore all’Istruzione, Pio Caon, promotore dell’iniziativa- Si tratta appuntamenti nati l’avvio dei Comprensivi, a testimonianza che i tre istituti devono collaborare tra loro con iniziative comuni, senza chiudersi in se stessi».