Farmacia Borgo Vecchio, il ricavato della misura della pressione a sostegno dell’associazione Gallo

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A Carmagnola monitorare la pressione è un gesto salutare e benefico allo stesso tempo. La farmacia Borgo Vecchio infatti ha recentemente scelto di devolvere il ricavato della prova dell’ipertensione a favore dell’associazione Gallo, la comunità famiglia che accoglie mamme e ragazze madri in difficoltà con i loro bambini offrendo un riparo, sostegno e nuova speranza. «Da un po’ di anni, come quasi tutte le farmacie del territorio, la misurazione della pressione non viene fatta pagare», spiega il dottor Marco Sipala, «ma chiediamo solo un’offerta libera, che cerchiamo di devolverla in un modo o nell’altro. Vogliamo far comprendere alle persone infatti che la misurazione della pressione non va presa come un gesto gratuito; rilevare un parametro vitale è un atto professionale, che va quanto meno riconosciuto. Se poi serve ad aiutare altre persone, il riconoscimento è doppio».
L’idea non è nuova per la farmacia: «L’ultima volta abbiamo donato un defibrillatore alla palestra della scuola media di via Marconi», racconta il dottor Sipala, «anche grazie all’aiuto dell’Abc basket che insieme a noi ha raccolto i fondi necessari».
Questa volta invece l’iniziativa benefica sosterrà la comunità pensata e gestita da Amalia Gallo: «Sono più contenta di aver vinto una lotteria», commenta sorridendo la fondatrice, «ma non tanto per la donazione di denaro in sé, quanto al fatto che qualcuno ha pensato a noi. Al di là dell’importo che sarà devoluto, fa bene al cuore sapere che qualcuno ci sostiene».
Per ora infatti la quota è ancora incerta, ma Amalia ha le idee chiare: «Grazie al sostegno della farmacia potremo far fronte alle necessità degli ultimi arrivi. Al momento abbiamo sei madri con bambini, molte delle quali arrivate senza nulla: abbigliamento per loro e per i figli, materiale scolastico, spese per i trasporti sono alcune delle principali incombenze. E naturalmente continueremo a mandare avanti la ‘Mensa dei poveri’ tre volte a settimana, offrendo un pasto in comunità o da asporto per circa 15-20 persone».

Controllare la propria salute migliora anche quella degli altri.