La “Divina” Anna Mazzamauro protagonista in prima Nazionale al Cantoregi di Carignano

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L’essere messa in disparte proprio non le va giù, proprio lei, la Divina, al secolo Claire Bartoli (interpretata e adattata da Anna Mazzamauro), donna con raffinata intelligenza che per trent’anni si è data “anime e core” sotto gli ustionanti riflettori, con quel carattere forgiato come l’acciaio nella fucina del palcoscenico, “rugliando” e sorridendo con la stessa disinvoltura…questo non lo può accettare, tantomeno per una sostituta più giovane ed inesperta. E qui scatta una sorta di piano anche un po’ vendicativo per non uscire di scena, da cui scaturiscono gag comiche, con vari esilaranti intrecci, tipico di questa eclettica esuberante attrice.
Anna si racconta al cronista, con un fiume di simpatia, avendo la rara capacità, in una manciata di minuti, di far capire in una frase tutta se stessa e il suo lavoro, come quando dice “…sono un despota per un carattere forte e perfezionista che cerca sempre il meglio nella vita e sulla scena, ma con un pregio, se esagero so chiedere scusa” e precisa che non si limita ad interpretare i personaggi ma diventa i personaggi stessi, che deve sentire sgorgare dal di dentro, prova ne sia che ha il primato di aver interpretato, unica donna al mondo, il ruolo maschile di Cyranò de Bergerac. Travolgente, tanto che l’amico regista Livio Galassi non la contrasta rispetto alle sue rielaborazioni del copione, ma le insinua il dubbio sapendo che l’attrice ripenserà alla scena trovando lei stessa la via migliore. Il cast di tutto rispetto annovera Massimo Cimaglia, Giorgia Guerra, Michele Savoia e Lorenzo Venturini; la Mazzamauro con un pizzico di orgoglio e mistero, anticipa che lo spettacolo avrà un gran finale che nessuno ha mai attuato in un teatro.
Infine ad una domanda su quale consiglio si sentirebbe di dare ai giovani che sono attratti dalla difficile carriera, scherzosamente ridendo ammicca: “Ma lassate perde !!”.
Riccardo Borelli