Niente soldi per il nuovo casello autostradale sull’A6?

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Il nuovo casello “Carmagnola Sud” sull’A6 rischia di essere escluso dalla programmazione dei lavori previsti nel prossimo triennio dal Ministero delle Infrastrutture: un’ipotesi che, se confermata, porterebbe un grave danno per Carmagnola, in quanto lo svincolo rappresenta la chiave di volta della nuova viabilità in tutta la zona al confine con il cuneese, giocando un indispensabile ruolo di raccordo con la bretella (inaugurata qualche mese fa) per convogliare il traffico pesante sull’autostrada, evitando il passaggio nelle vie cittadine. Senza la realizzazione del casello alle Due Province, invece, si rischia quanto meno di vanificare i 20 milioni di euro spesi finora per le opere già realizzate, con il pericolo di aver creato un imbuto per il traffico nell’area di Santa Rita.
La “bomba” è esplosa a fine luglio, quando in una riunione preparatoria del Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) è emerso che l’uscita autostradale “Carmagnola Sud” –insieme a quella, molto più contestata, di frazione Tagliata a Fossano- era stata esclusa dal finanziamento, a fronte di 153 milioni investiti sulla sicurezza generale della Verdemare. Il costo del nuovo svincolo è stimato in 18 milioni di euro, che dovrebbero essere ripartiti tra Ministero delle Infrastrutture, Anas, Regione e Autostrada Torino-Savona.
La Regione Piemonte, per voce dell’assessore ai trasporti Francesco Balocco, si è subito schierata a favore dell’opera: «Con il presidente Chiamparino ci impegneremo a far rientrare il casello carmagnolese nel prossimo piano finanziario –ha assicurato nel corso di una riunione svoltasi il 29 luglio in Comune, incontrando il sindaco Ivana Gaveglio e l’assessore comunale ai lavori pubblici Alessandro Cammarata- Il mancato collegamento con la bretella sud, costata 20 milioni di euro, sarebbe l’ennesimo esempio di cattiva gestione di una concessione, degna dell’Italia delle “incompiute”». Per Balocco “la motivazione per cui è stato tolto dal piano finanziario è legata al rifiuto di scaricarne i costi sui pedaggi tramite aumenti tariffari” da parte della società concessionaria, che a sua volta è intervenuta sulla questione con il proprio presidente, Giovanni Quaglia, già presidente della Provincia di Cuneo, che è convenuto sull’opportunità di realizzare lo svincolo chiedendo a tutti, Regione compresa, di “fare ciascuno la propria parte”.
Il Comune di Carmagnola –pur senza specifico peso in capitolo dal punto di vista economico- sta seguendo da vicino la questione, cercando innanzitutto il dialogo con tutti i soggetti istituzionali coinvolti. «L’Amministrazione ha sottolineato l’urgenza, anche dal punto di vista della salute pubblica, di risolvere l’annoso problema di viabilità sul territorio carmagnolese –spiega il sindaco Gaveglio- A tal fine verranno svolti prossimi incontri dal mese di settembre, anche con i responsabili della autostrada, per trovare una soluzione alla questione».