Opposizioni contrarie alla rinegoziazione di 12 milioni di mutui

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La gestione del debito comunale divide Maggioranza e Opposizione. Il Consiglio comunale ha infatti approvato una proposta della Giunta Gaveglio di rinegoziare mutui per 12 milioni di euro (su un totale di 18 milioni di indebitamento complessivo) per «risparmiare» nell’immediato risorse da utilizzare ad altri scopi.

«Abbiamo ereditato una situazione di bilancio assolutamente deficitaria dal punto di vista delle entrate: stiamo lavorando su questo, ma i risultati arriveranno più avanti -ha spiegato il sindaco- Questa operazione ci permette, nel frattempo, di avere un risparmio in termini di capitale e posticipiamo l’uscita di cassa».
Ha aggiunto l’assessore Cammarata: «C’è stato un calo di entrate derivanti dalle sanzioni, ma non solo: per questo stiamo ripristinando tutti gli strumenti per fare gli opportuni controlli. Nel frattempo dobbiamo però usare tutti gli strumenti a disposizione, inclusa questa rinegoziazione, per avere un bilancio che sia il più possibile “tranquillo”».

Sergio Grosso

Opposte, però, le valutazioni dell’Opposizione. «Rinegoziare significa indebitare le Amministrazioni successive, alzando il costo degli interessi: allunghiamo i tempi, ma complessivamente paghiamo di più. Non mi pare un’operazione furba», è stato il commento in aula del capogruppo grillino Sergio Grosso, che ha riportato l’esempio del mutuo legato alla realizzazione della fognatura di San Michele e San Bernardo: «Spostando la scadenza al 2042 pagheremo 419 mila euro, mentre alla scadenza del 2039 ne avremmo pagati 383 mila…».

Emilio Gamna

Critiche anche dal centrosinistra, espresse dal consigliere Pd Emilio Gamna, già vicesindaco e assessore al bilancio. «L’ammontare del debito comunale è un’eredità che il sindaco Gaveglio ha ereditato dalla precedente Amministrazione Testa, la quale in cinque anni lo aveva ridotto del 30 per cento circa rispetto ai 25,5 milioni lasciati dalla Giunta Surra -premette- Il tutto grazie, innanzitutto, al fatto che non è stato acceso nessun mutuo e, allo stesso tempo, si sono pagate le rate via via in scadenza». Anche l’ultima Giunta di centrosinistra era ricorsa alla rinegoziazione, allungando di molto la scadenza del debito… «La scadenza, per la maggior parte dei mutui, venne portata al 2040, per ridurre il peso delle rate. Ovviamente i consiglieri del centrodestra allora all’opposizione criticarono l’operazione proprio per l’eccessivo allungamento dei tempi di restituzione».
Cosa criticate voi ora? «La maggior parte di questi mutui sono quelli già rinegoziati al 2040, e adesso si prolungano al 2042: ha senso? Il beneficio derivante è limitato sulla riduzione delle rate -spiega Gamna- Però la vera motivazione è un’altra e mi pare davvero di corto respiro: con questa operazione si fanno ripartire le rate dal 2018; in pratica, poiché le scadenze sono semestrali, vuol dire non pagare il secondo semestre 2017, spostando anche questo debito a dopo. Sono 300 mila euro disponibili subito, ma “una tantum”:potrebbero tornare utili se utilizzati per fare investimenti,per costruire un’opera pubblica importante».
E invece? «Invece questi fondi finiranno nella parte corrente del bilancio a compensare mancati introiti da multe del codice della strada: l’Amministrazione ha sbagliato, facendo previsioni che non riesce a realizzare, e adesso compensa in questo modo».