Rubrica mensile “La città, il suo sindaco”, si parla di inquinamento atmosferico

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Con l’uscita di “Novembre 2016”, il mensile “Il Carmagnolese” ha avviato una rubrica di “filo diretto” tra i lettori e l’Amministrazione comunale, grazie alla disponibilità in prima persona del sindaco Ivana Gaveglio a rispondere mensilmente a una lettera – scelta a incontestabile parere della Redazione tra quelle pervenute – su tematiche di interesse generale per la città di Carmagnola.
Questo mese la lettera firmata è di un lettore:
Egregio Direttore, gentile Sindaco, vorrei sfruttare lo spazio messo a disposizione da “Il Carmagnolese” per rivolgermi direttamente al nostro sindaco e capire con lei perché l’Amministrazione di Carmagnola abbia scelto quest’anno di non aderire all’iniziativa delle cosiddette targhe alterne, attivata in molti comuni della nostra Regione (e anche da noi in passato) per contrastare il fenomeno dello smog e dell’inquinamento atmosferico in generale.
Mi rendo conto che non si tratterebbe comunque di un provvedimento risolutivo, ma a mio parere potrebbe rappresentare un segnale ai cittadini di attenzione verso questo problema.
Vorrei anche sapere se nelle priorità del sindaco e della sua Giunta vi sono interventi strutturali per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo, che da sempre rappresenta uno dei grandi problemi di Carmagnola (e che la famosa “bretella sud”, per anni presentata come la panacea di tutti i mali e arma invincibile contro lo smog, non ha assolutamente risolto…).
Ringrazio per l’attenzione e porgo cordiali saluti.
Risponde il sindaco Ivana Gaveglio:
Gentile lettore, l’inquinamento atmosferico rappresenta un fattore di criticità ambientale nelle grandi aree urbane e, purtroppo, anche nelle aree che si trovano nella pianura padana, a causa della sua particolare condizione orografica e meteoclimatica, che rende difficile la dispersione di fattori inquinanti, quali biossido di azoto e di micropolveri, come le PM10.
A tutela della salute umana e dell’ambiente nel suo complesso, già dal 2008 il Parlamento Europeo aveva emesso una Direttiva relativa alla qualità dell’aria; con successivi atti si è arrivati nel giugno 2016 a una procedura di infrazione a carico dell’Italia per il superamento dei valori limite di PM10. Tale procedura impone pesanti sanzioni e limita l’erogazione di fondi europei.
La Regione Piemonte ha invitato i sindaci delle città con più di 15.000 abitanti ad adottare precise azioni via via più restrittive a seconda dei livelli di inquinamento registrati.
Carmagnola, nei primi giorni di dicembre, ha aderito al Protocollo regionale per l’attuazione delle misure antismog e prossimamente emetterà la relativa ordinanza.
Attraverso il “cruscotto “, visibile anche sul sito del Comune, si possono trovare le informazioni sulla qualità dell’aria di Carmagnola, aggiornate alle ore 12 di ogni giorno.

La soglia di concentrazione giornaliera di PM10 definita dannosa è di 50 mg/m3; il superamento per sette giorni consecutivi di tale soglia viene segnalato sul cruscotto e, di conseguenza, scattano le prime misure restrittive: blocco circolazione urbana dei veicoli diesel Euro3; riduzione di un grado ( o di un’ora di funzionamento) del riscaldamento degli edifici pubblici; divieto di bruciare residui vegetali in campo; divieto di utilizzo di caminetti aperti; divieto (già comunque in vigore) di spandimento libero in agricoltura di liquami.
Con il superamento del doppio della soglia minima si attivano ulteriori azioni più restrittive fino al blocco totale del traffico.
La città di Carmagnola nel 2015 ha superato la prima soglia in tre periodi durante i mesi invernali. La Giunta è ben consapevole dei limiti e delle criticità di tale protocollo, che cura i sintomi e non elimina le cause dell’inquinamento, ma vi ha aderito in modo convinto per il principio che lo anima, perché la qualità dell’aria è un bene prezioso per tutti.
Insieme ad altre città è stata richiesta la convocazione di un tavolo organico di coordinamento che si è svolto il 21 dicembre scorso.
In tale incontro sono state presentate alla Città Metropolitana e alla Regione Piemonte le necessità strutturali in termini di viabilità che devono essere affrontate per poter contribuire a contenere in modo serio l’inquinamento nelle aree urbane.