Spostamento mercato del mercoledì: l’associazione ambulanti GOIA si rivolge alla Procura

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Lo spostamento del mercato del mercoledì di Carmagnola finisce davanti alla Procura. L’associazione di categoria degli ambulanti GOIA – Ugl ha esposto la questione in questi giorni al Procuratore della Repubblica di Torino, Armando Spataro, dopo il mancato raggiungimento di un accordo con l’amministrazione Gaveglio. Il comune è al lavoro da mesi per portare a termine la ‘riforma dei banchi’ del mercoledì, che prevede l’ampliamento dell’area mercatale di piazza Martiri a fronte della riduzione di bancarelle nel tratto centrale di via Valobra e del trasferimento dei banchi alimentari oggi presenti in piazza Mazzini. Sei banchi troverebbero inoltre spazio in piazza Sant’Agostino, e su via Valobra il mercato terminerebbe così all’altezza dell’incrocio con corso Sacchirone e via Baldessano, non più davanti alla Collegiata.
Tra i maggiori punti contestati da GOIA lo spostamento del settore ortofrutticolo, che nel progetto andrebbe posizionato vicino a quello dei salumi e formaggi, lasciando isolato tutto il settore non alimentare (la maggior parte dei banchi mercatali) che ne risentirebbe. «L’attuale dislocazione del mercato di Carmagnola prevede buoni flussi di clientela», spiega il presidente provinciale di GOIA, Carlo Cerrina, «e fino ad oggi non vi sono grandi zone “morte”; la proposta invece va nella direzione opposta e potrebbe essere disastrosa per il futuro del mercato».
Cerrina punta inoltre il dito su alcune mosse comunali, come la «mancata condivisione del piano con tutte le associazioni di categoria, e non solo qualcuna invitata, e la predisposizione delle graduatorie che potrebbe creare ingiustificati benefici per alcuni operatori e gravi danni per altri. Chiediamo che si faccia luce su questo».
Terzo aspetto che no convince Carlo Cerrina è uno dei motivi che ha dato il via al trasloco delle bancarelle: «Manca il piano sicurezza del mercato: essendo proprio il perseguimento della sicurezza la motivazione che l’ente ha posto a giustificazione dello spostamento tale omissione appare incomprensibile ed ingiustificabile».