La Coop ha lanciato l’iniziativa “Coop for Gaza” per supportare e potenziare le strutture di Medici Senza Frontiere a soccorso della popolazione palestinese.

È in corso “Coop for Gaza”, campagna di raccolta fondi promossa da Coop con l’obiettivo accogliere la richiesta avanzata da Medici Senza Frontiere di sostenere e potenziare le strutture mediche gestite o supportate dall’organizzazione medico-umanitaria in soccorso della popolazione palestinese.
Le donazioni di soci e consumatori raccolte fino al 30 settembre si affiancheranno a un primo stanziamento da parte della catena della grande distribuzione dal valore di mezzo milione di euro.
Nel lanciare la campagna, Coop auspica la fine della violenza incessante nella Striscia di Gaza e la liberazione degli ostaggi israeliani: «un’emergenza sempre più drammatica e un intervento non più procrastinabile».
L’obiettivo prioritario è sostenere e potenziare l’attività svolta da Medici Senza Frontiere in 11 strutture mediche a Gaza, tra ospedali, ospedali da campo e centri di salute primaria, per supportare la popolazione locale.
«MSF è una delle poche organizzazioni umanitarie che ancora oggi continua a svolgere la sua attività nella Striscia dove i circa 1000 operatori e operatrici umanitari curano tutti coloro che ne hanno bisogno -spiegano dalla Coop- I numeri parlano chiaro; dall’inizio del conflitto MSF ha visitato oltre un milione di pazienti, operato 23.000 persone e assistito 13.000 parti. E tutto questo in una striscia di terra completamente devastata, dove la chiusura delle frontiere non permette l’ingresso degli aiuti umanitari, aumentando fame e disperazione tra la popolazione e dove gli attacchi colpiscono anche gli stessi medici e gli operatori rendendo sempre più difficile fornire cure».
A disposizione di tutti, per aderire alla raccolta fondi pro Gaza, c’è un conto corrente dedicato su Banca Etica (IBAN IT77B0501802800000020000890) dove far confluire le donazioni.
«A nome di tutta MSF ringraziamo Coop per aver scelto di sostenere i nostri progetti a Gaza -dichiara Stefano di Carlo, direttore generale di Medici Senza Frontiere– Questa donazione si concretizzerà in medicinali, garze, attrezzature mediche e nel potenziamento di tutte le strutture mediche in cui operiamo. Mentre assistiamo allo smantellamento sistematico del sistema sanitario nella Striscia, con continui attacchi alle strutture mediche ormai in gran parte distrutte o non più funzionanti, queste risorse sono più essenziali che mai per continuare a garantire cure salvavita a chi ne ha un disperato bisogno».

















































