Il Carmagnolese.it

Acda sigla il “Patto per l’acqua” di Utilitalia

L’Acda (Azienda Cuneese dell’Acqua) ha firmato il “Patto per l’acqua” di Utilitalia. L’obiettivo è raggiungere “quota 100”: 100 euro all’anno di investimenti pro capite e 100 gestori di media-grande dimensione a livello nazionale.

Il patto prevede un aumento degli investimenti del comparto

L’Azienda Cuneese dell’Acqua (Acda) ha siglato il “Patto per l’acqua” presentato da Utilitalia, la Federazione delle imprese idriche, ambientali e energetiche.

Dal 2012 ad oggi gli investimenti nel settore a livello nazionale sono aumentati del 227%, raggiungendo i 4 miliardi annui e i 56 euro per abitante. Ma il gap con la media europea di 100 euro annui per abitante resta ampio, soprattutto nei territori nei quali non operano soggetti industriali: nelle gestioni comunali in economia, che interessano ancora 1.519 Comuni e 8 milioni di cittadini, si continuano a investire mediamente solo 8 euro l’anno.

Lavori di sostituzione della rete idrica a Racconigi

Le nuove sfide poste dal cambiamento climatico, insieme alle norme europee che stabiliranno standard ambientali sempre più stringenti, impongono al comparto un cambio di passo: gli investimenti complessivi dovranno salire dagli attuali 4 miliardi fino a 6 miliardi annui.

Obiettivi: riduzione della frammentazione, introduzione di parametri di verifica gestionale, consolidamento industriale del settore e approccio integrato tra i diversi usi dell’acqua.

La realtà che viviamo impone aumenti degli investimenti. Sono indispensabili per ridurre le perdite e per raggiungere l’autonomia energetica del settore idrico. Settore che non può non considerare la differente antropizzazione dei territori: il rapporto utenti/infrastrutture è differente se confrontiamo un’area metropolitana con la nostra realtà provinciale. A numeri diversi devono corrispondere investimenti diversi che dovranno essere maggiori nelle aree a minore densità abitativa. In questo impegno, lo Stato deve fare la sua parte: non è possibile far ricadere soltanto sui cittadini e quindi sulla tariffa la massa finanziaria necessaria per il mantenimento del Servizio Idrico. Qualcosa a Roma si sta muovendo e penso che utilizzando al meglio il PNRR e gli altri strumenti finanziari messi in campo, qualche problema potrà essere affrontato” dichiara Livio Quaranta, Presidente di Acda Spa.

Atl Cuneese: il turismo in Provincia di Cuneo diventa “Smart”