Biografia del “professore amico dei contadini”, la presentazione a Ceresole d’Alba

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Domenica 26 novembre 2017 alle ore 15 presso la sala interna del castello di Ceresole d’Alba, è in programma la presentazione del libro: “Il Cattedratico Ambulante del Comizio Agrario di Mondovì. Alessandro Gioda: una biografia” (Impressioni Grafiche Ed., 2017). Alla presentazione, organizzata dalla Biblioteca Civica , sarà presente l’autore, Attilio Ianniello. L’ingresso alla presentazione sarà libero.
Il volume contiene il resoconto documentato della vita del cattedratico ambulante Alessandro Gioda, nato a Padova nel 1878, da Carolina Sanchioli e Carlo Gioda, un illustre cittadino di Ceresole d’Alba, in quell’anno Provveditore agli Studi nella cittadina veneta.
Il lavoro di Attilio Ianniello: «trasforma gli articoli ed i documenti relativi all’attività di Gioda, tratti dalle pubblicazioni ufficiali del Comizio Agrario di Mondovì, da periodici di settore e settimanali locali, in un racconto avvincente da cui traspare il profilo di una persona che seppe armonizzare professionalità, umanità ed ideali tanto da meritarsi di essere chiamato “il professore amico dei contadini”». Ed a questi ultimi infatti, passando di paese in paese, di borgata in borgata, il cattedratico ambulante ha insegnato i rudimenti di una agricoltura moderna in tutti i settori, promuovendo inoltre i valori associativi come strumento economico, oltreché ideale, per salvaguardare le piccole aziende rurali. Nascevano così grazie all’apporto di Alessandro Gioda non solamente allevamenti e colture razionali, ma anche cantine sociali, mutue assicurazioni contro la moria degli animali, contro gli incendi, contro i danni causati dalla grandine.
Nel libro, inoltre, scorre: “la grande storia del nostro territorio e del nostro Paese, osservata con gli occhi del mondo rurale: la I Guerra Mondiale, i giovani agricoltori che lasciano i campi per il fronte, le donne che devono sostituire i loro uomini chiamati alle armi, gli orfani di guerra, il fascismo, la II Guerra Mondiale, la Liberazione.
Alessandro Gioda attraversa queste vicende preoccupandosi di trovare soluzioni ai diversi problemi che tali scenari storico-sociali facevano sorgereIl suo lavoro instancabile di cattedratico ambulante fu interrotto quando nel 1937, a seguito della Legge n. 1220 del 13 giugno 1935 che sostituiva le cattedre ambulanti con gli Ispettorati agrari provinciali, venne chiamato a ricoprire proprio la carica di Ispettore provinciale. Occorreva tuttavia prendere la tessera del partito fascista. Alessandro Gioda rifiutò e quindi venne subito licenziato, rimanendo senza un lavoro decorosamente remunerato a 59 anni con moglie e tre figlie da mantenere. Questo coraggioso gesto sottolinea ulteriormente lo spessore morale ed umano di Alessandro Gioda, un uomo che ebbe tra gli ammiratori un grande economista e politico della nostra provincia: Luigi Einaudi“.