Sono ripresi gli allenamenti della BTM Basket Carmagnola, sotto la guida del nuovo head coach Simone Bova, classe 1984, che ha risposto ad alcune domande de “Il Carmagnolese” sulla squadra e la nuova stagione che l’attende.
Agli ordini del nuovo “head coach” Simone Bova, classe 1984, sono ripresi gli allenamenti in casa BTM Basket Carmagnola, in preparazione alla nuova stagione agonistica 2025-2026 in Divisione Regionale 1 di pallacanestro.
Il preparatore atletico, Luca Olivero, ha diretto la prima fase della seduta con esercizi a intensità crescente; poi il neo-tecnico ha iniziato a far lavorare i ragazzi nella seconda parte della serata già con la palla.
L’intensità sarà sotto-traccia il “leit-motiv” della stagione, con la richiesta di performance positive fin da subito per far fronte a un campionato che vede la presenza di 33 team, divisi nella prima fase in tre gironi da 11 squadre ciascuno.
Intervista al neo-allenatore della BTM Basket Carmagnola
Simone Bova -con un trascorso di giocatore e allenatore prevalentemente nel club torinese del Victoria (che ha sfidato BTM e Delfini in Divisione Regionale 1 lo scorso anno- prende sulle spalle l’eredità di un’icona del basket cittadino: Piero Gili. “Il Carmagnolese” ha intervistato il nuovo coach.
Quali sono i suoi trascorsi da giocatore?
Ho militato in Serie D e in Promozione a Torino; la mia formazione cestistica è nata con una vecchia franchigia, il BIP (Basket In Progress, ndr). Nel 2006 con il Victoria Pallacanestro ho giocato da giocatore una finale per andare in serie D proprio contro Carmagnola, con Piero Gili in panchina e Flavio Paglieri in campo (due protagonisti della promozione in B2 nel 1998, ndr), vincendola.
Quali, invece, le esperienze da allenatore?
Ho iniziato nel settore femminile con la serie C al Victoria come coach; quindi sono andato al Reba Basket, sempre nel settore giovanile, poi di nuovo al Victoria in Serie D e in Promozione. L’anno scorso con l’Under 19 al Victoria abbiamo perso la finale proprio contro la BTM Carmagnola di Riccardo Mammola. Adesso rivedo pertanto alcuni ragazzi che ho incontrato, da avversari, giusto qualche mese fa, e che sono contento di avere con me.
Che campionato si aspetta? Lo scorso anno c’erano ben 18 squadre nella prima fase, quest’anno ridotte a undici: sarà quindi un torneo meno logorante?
Questa formula è diversa e mi piace: è stimolante, anche perché ci sarà anche la Coppa Piemonte, un obiettivo in più. Mi aspetto però un torneo sicuramente più stressante, perché, avendo meno partite, ci sarà più bagarre per arrivare ai primi posti. Anche la brevità ci porta a un programma di attivazione molto più concentrato e intenso, con cinque settimane per entrare subito in forma e partire determinati e concreti ai primi di ottobre.
Come ama giocare coach Bova?
Al momento dobbiamo innanzitutto conoscerci tutti per capire le potenzialità e le possibilità del team. Dopo di che, a me piace il “run and gun” e “mixo” molto le difese, ma dovremo capire come adattarci alle situazioni e alle partite di volta in volta, in base alle disponibilità e alle necessità. Dovremmo anche essere molto aggressivi.
Che team si è trovato di fronte in questi primi allenamenti?
La squadra è molto giovane, perché ha molti elementi dell’Under 19 in organico: l’obiettivo è curarli ed anche di farli crescere. Mi pare una buona rosa, “fisicata” e molto atletica.
Quali saranno gli ultimi “colpi” di basket-mercato?
Abbiamo al momento due ragazzi in valutazione oltre a un nuovo acquisto, proveniente dalla Serie D veneta: si tratta di Niccolò De Rossi, classe 1997, guardia-play che ha già giocato in Piemonte. Mi aspetto molto da lui e da tutti!
Iolovo Quesgame
