L’Asl TO5 ha applicato il modello della “valutazione partecipata” alla RSA Sant’Antonio di Carmagnola, con esito positivo per il percorso di umanizzazione delle cure.

Mettere al centro le persone, non solo le patologie: è questo lo spirito che guida la “valutazione partecipata”, il nuovo modello promosso dalla Regione Piemonte e da CittadinanzAttiva per misurare il livello di umanizzazione delle cure e che nei giorni scorsi è stato applicato, con esito positivo, alla RSA Sant’Antonio di Carmagnola.
«Si tratta di un approccio che punta a rendere gli ambienti più accoglienti, i servizi più trasparenti e i percorsi assistenziali realmente orientati ai bisogni di chi vive momenti di fragilità», spiegano dall’Azienda Sanitaria.
Nell’ambito di questo programma, la struttura carmagnolese è selezionata tramite estrazione casuale tra quelle accreditate. La residenza, che dispone di 79 posti letto –di cui 16 dedicati a persone autosufficienti– è stata pertanto sottoposta alla valutazione da parte di un’équipe multidisciplinare dell’Asl TO5 insieme ai volontari di CittadinanzAttiva.
Il lavoro congiunto ha analizzato, attraverso una check-list nazionale sviluppata con metodologia Agenas, aspetti chiave come qualità dell’assistenza, tutela della dignità e della privacy, comfort dell’ambiente, relazione con gli ospiti, sicurezza e accesso alle informazioni.
«L’esito è stato complessivamente positivo, restituendo un quadro che conferma l’impegno della RSA Sant’Antonio nel garantire un ambiente accogliente e relazioni di cura adeguate, oltre a offrire spunti utili per nuovi miglioramenti», fanno sapere dall’Asl.
«La valutazione partecipata non è un adempimento formale ma un esercizio di responsabilità collettiva -aggiunge il direttore generale Bruno Osella– Il confronto tra professionisti, cittadini e associazioni permette di osservare le nostre strutture con occhi diversi e di orientare le azioni future in modo più efficace e trasparente. Voglio ringraziare la RSA Sant’Antonio, CittadinanzAttiva e tutti i partecipanti per il lavoro svolto con serietà e spirito costruttivo».
Soddisfazione anche da parte dell’Assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi: «Ringrazio l’Asl TO5 per questa iniziativa che recepisce le indicazioni date dalla Regione nell’ottica dell’umanizzazione delle cure. Nel caso specifico, sono soddisfatto che l’esito complessivo della valutazione sia stato positivo. Il nostro lavoro prosegue per estendere questa modalità a tutte le Aziende sanitarie del Piemonte».














































