Azione Carmagnola va all’attacco sull’annunciato aumento dei costi al Centro diurno: “penalizzerebbe le famiglie fragili”. Gaveglio: “abbiamo già gestito la questione, il Comune coprirà la spesa extra”.

Il paventato aumento dei costi per le famiglie degli utenti del Centro diurno di via Quasimodo a Carmagnola scatena la bagarre politica in città, anche se la sindaca Ivana Gaveglio getta subito acqua sul fuoco annunciando che il Comune coprirà la spesa extra con il Consorzio socio-assistenziale CISA 31.
Ad aprire la polemica è il gruppo di Azione con Calenda, guidato dal segretario cittadino Pasquale Sicilia, che in un comunicato stampa denuncia “un aggravio di costi a carico di nuclei già in difficoltà, sollevando interrogativi sull’operato dell’Amministrazione e del Consorzio“.
Spiega Sicilia: «Le famiglie dei 20 ragazzi iscritti alla struttura hanno ricevuto, lo scorso febbraio, una comunicazione dal CISA 31 che evidenzia le difficoltà finanziarie del Consorzio, attribuite a un aumento della domanda di assistenza e alla carenza di finanziamenti adeguati -prosegue la nota stampa dei centristi- Tra le misure prospettate: la chiusura del centro per tre mesi l’anno (luglio, agosto e dicembre) e l’introduzione di un contributo straordinario di 990,38 euro per garantire l’apertura nel solo mese di luglio».
Il segretario cittadino di Azione e il capogruppo Roberto Frappampina definiscono la possibile misura “ingiustificata e penalizzante”: «Si tratterebbe di un onere pesante, equivalente a uno stipendio mensile, per chi già affronta numerose difficoltà quotidiane -commentano- Le famiglie contribuiscono già con una quota mensile per mensa e trasporto e temono che questo nuovo contributo possa compromettere ulteriormente i bilanci domestici, già messi a dura prova dalle esigenze di cura e assistenza continua dei figli».
E rilanciano: «Servono azioni concrete per stare accanto a chi è più in difficoltà: i servizi sociali e il Comune dovrebbero essere un supporto, non un ulteriore peso -concludono- È tempo di tornare alla realtà e ascoltare davvero i bisogni delle persone: l’Amministrazione, che dai conti del 2024 ha avanzato un milione di euro, non faccia pesare sulle tasche di questi cittadini i servizi essenziali di assistenza».
La sindaca Ivana Gaveglio, interpellata nel merito da “Il Carmagnolese”, non commenta direttamente il comunicato stampa di Azione, ma lo bolla comunque come “tardivo” «perché la questione è già stata gestita».
Quindi spiega: «L’Assemblea del CISA 31 ha dato l’indicazione al CdA del Consorzio di non prevedere la chiusura a luglio del Centro Diurno; lasciando pertanto il servizio invariato. Intanto, il Comune di Carmagnola, per la sua quota parte, interverrà in forma straordinaria a copertura delle maggiori spese, con una cifra che si aggira sui 55 mila euro».
E conclude: «Nel frattempo si deve però riprendere il dialogo con le famiglie affinché ci sia un utilizzo equamente distribuito delle risorse pubbliche –sottolinea Gaveglio– La retta che viene pagata oggi non è stata più aggiornata dal 2011, ma i lavoratori delle cooperative devono certamente essere pagati con stipendi aggiornati. Ecco la differenza che manca».