Martedì 16 dicembre, nella sala convegni dell’Unitre di Carmagnola, si terrà un evento dedicato a conciliare vita familiare e lavoro a cura dell’Associazione “Le Città di Eufemia”.

Conciliare vita familiare e lavoro resta una sfida aperta per molte famiglie italiane di oggi. Al fine di approfondire il tema, l’Associazione “La Città di Eufemia” organizza un incontro a Carmagnola martedì 16 dicembre 2025 alle 17:30 nella sala convegni dell’Unitre, in via Spanzotti 25, aperto a tutti.
«Vogliamo riflettere su come servizi educativi di qualità, congedi di paternità, lavoro flessibile e una più equa condivisione dei compiti di cura possano aiutare famiglie e donne a conciliare meglio tempi di lavoro e di vita privata –spiegano le organizzatrici- Investire in questi ambiti significa costruire un futuro in cui le donne non debbano scegliere tra maternità e carriera, e le famiglie possano vivere un equilibrio sostenibile tra affetti e professionalità».
All’incontro interverranno Monica Cerutti, ex assessora regionale alle Pari Opportunità e presidente onoraria dell’Associazione, attivista per i diritti e segretaria generale di UN Women Italy; Arianna Santero, ricercatrice universitaria esperta di famiglie, disuguaglianze e politiche sociali; e un rappresentante del Patronato, per fornire informazioni pratiche sulle procedure di supporto.
Secondo i dati Istat, le donne in Italia dedicano mediamente il doppio del tempo degli uomini alle attività di cura non retribuite, impegno che spesso limita le opportunità lavorative e la partecipazione al mercato del lavoro. L’incontro punta a proporre strumenti concreti e buone pratiche per un cambiamento culturale e organizzativo.
Verranno anche spiegati i metodi d’integrazione per le imprese, istituzioni e famiglie, a partire dall’introduzione di orari più flessibili, spazi per l’allattamento, servizi di welfare aziendale e supporto psicologico.
«Le Istituzioni devono garantire politiche strutturali continuativi e progetti di sviluppo della comunità che affrontino il tema della qualità della vita per una migliore disponibilità e facilità di accesso a spazi pubblici», sottolineano le promotrici.













































