Nel mese di novembre, per i donatori periodici i prelievi collettivi si svolgeranno lunedì 7 e giovedì 17 nel solito orario 8-11,15, nel solito posto (via Ronco 38) e nel solito modo, con una leggera colazione prima di recarsi al prelievo.
Ormai son parecchi anni che ci occupiamo di questa attività in ambito scolastico, e sembra che molti giovani stiano iniziando a capire l’importanza della donazione.
Questo ci fa molto piacere, perché, solitamente, chi prova, non smette più. E sappiamo perfettamente che le scuse son tante… ”Ho paura dell’ago”, “E se poi sto male dopo?”, “Tanto mica ci guadagno, perché dovrei farlo?”, “Sono già in molti a donare, non vedo come il mio sangue possa servire”, eccetera eccetera. Ecco, per dirla tutta: l’ago farà anche paura, ma essendo noi esseri razionali, possiamo provare a controllare la fobia, nonché tutte le altre scuse che ci si racconta. Certo, dopo si può stare male, ma solo se la colazione era troppo pesante o inesistente (e noi ci preoccupiamo che sia presente ed equilibrata), oppure se non si seguono le indicazioni del personale medico (questo sta a voi e alla coscienza che la legge si aspetta subentri con il compimento dei 18 anni); non c’è un guadagno economico, è vero, ma crediamo non ci sia paragone tra un mero ritorno economico e la possibilità che il vostro sangue possa salvare o aiutare altre vite; il sangue e i suo componenti (plasma, piastrine) servono sempre in quantità davvero ingenti, e non è mai abbastanza, in quanto non si può prevedere con assoluta certezza quanti incidenti ci saranno domani, o quanti pazienti avranno bisogno di un trapianto d’urgenza, o mille altre emergenze che nemmeno è possibile concepire.
Quindi, riteniamo che sia arrivato il momento di scardinare paure e giustificazioni: ognuno di noi dovrebbe darsi la possibilità, almeno una volta nella vita, di donare qualcosa di sé (in senso letterale) a uno sconosciuto, in modo totalmente disinteressato. È questa la vera libertà, quella di poter fare del bene sapendo che non va perso, ma a qualcuno, comunque, arriva. Ed ecco perché insistiamo tanto rispetto ai prelievi nelle scuole: chi impara fin da giovane a prendersi delle responsabilità sia sociali che umanitarie, sicuramente avrà le basi per fare molto di più, quando sarà “grande”. Dai, a scuola tanto ci dovete andare, non credo sia così pesante perdere un’ora di lezione per venire a farsi colazione gratis. Unico contrappasso, quello di allungare un quarto d’ora il braccio. Questa piccola azione viene anche riconosciuta dalla scuola con un credito che farà punteggio per la votazione finale dell’esame di maturità. E adesso ditemi che non vi è venuta nemmeno un po’ di curiosità… tanto non ci credo!
Su, bando alle ciance, spero che tutti voi maggiorenni che state leggendo vogliate venire a provare! Vi auguro buon anno scolastico e auguro a tutti gli altri donatori di continuare sempre così: grazie a voi, ogni giorno, è possibile aiutare tantissime persone.”