Natale 2025 in Collegiata a Carmagnola: messe, momenti di preghiera e l’invito di don Dante ad accogliere il Bambino di Betlemme.

La Parrocchia Collegiata dei Santi Pietro e Paolo di Carmagnola si prepara a celebrare il Natale 2025 con numerosi appuntamenti liturgici e spirituali, che accompagnano la Comunità cattolica cittadina nei giorni di festa per la nascita del Signore.
Mercoledì 24 si conclude la Novena di Natale con la messa delle 8:30, mentre viene sospesa la consueta celebrazione delle 18. In serata si terrà invece un preludio musicale e meditativo con il concerto “Natale di Luce”, alle 21:15, accompagnato da brani organistici e letture cristiane. Seguirà alle 22:30 la messa della Natività, cuore della notte di Natale, che radunerà fedeli e famiglie per celebrare la venuta di Gesù.
Le celebrazioni proseguiranno giovedì 25 dicembre, giorno di Natale, con le messe festive alle 8:30, 10, 11:15 e 18. Nel corso della giornata sarà possibile accostarsi al sacramento della riconciliazione con la presenza di tre sacerdoti: padre Mauro alle 9:30, don Danilo alle 11 e don Mario alle 18. Sempre nel pomeriggio, alle 17:15, verranno officiati i vespri solenni con benedizione eucaristica.
Venerdì 26 dicembre, festa di Santo Stefano, le celebrazioni si terranno quindi alle ore 8:30, 10 e 18.
La parrocchia rinnova inoltre l’attenzione verso gli anziani e gli ammalati che non possono partecipare alle liturgie:chi desidera ricevere la Comunione a casa può contattare la segreteria parrocchiale al numero 011-3019805.
Nel suo messaggio natalizio, il parroco don Dante Ginestrone invita a guardare oltre la dimensione esteriore e consumistica delle festività per riscoprire il significato più autentico del Natale: «L’albero di Natale e Babbo Natale non sono il Natale. C’è Natale solo quando una persona cerca di incontrare e di accogliere il Bambino di Betlemme».
Don Dante richiama quindi con forza il valore della scelta personale e della fede vissuta: «Oggi, come allora, c’è chi accoglie Gesù perché lo ama e c’è chi non lo frequenta perché non lo ama. A ciascuno spetta la sua scelta, senza scuse o falsi pretesti: se non cerchiamo, frequentiamo e amiamo Gesù non possiamo dirci credenti», sottolinea, rivolgendo a tutta la città un augurio di Pace e serenità.













































