Niente Luna Park a Carmagnola in occasione della Fiera del Peperone 2025: gli operatori disertano per protesta, dopo che il Comune ha assegnato loro piazza Ludovico I (anziché piazza Martiri) per giostre e attrazioni. La sindaca Gaveglio: «ci sono regole e vanno rispettate».
Per la prima volta dopo decenni, la Fiera nazionale del Peperone di Carmagnola rischia di svolgersi senza il tradizionale Luna Park, storicamente allestito in piazza Martiri, per la protesta degli operatori dello spettacolo viaggiante contro l’Amministrazione Gaveglio.
Gli addetti ai lavori contestano infatti la decisione del Comune di spostare le giostre in piazza Ludovico I -il parcheggio dietro al supermercato Carrefour- giudicandola troppo piccola e inadatta, anche per la maggiore distanza rispetto al centro storico cittadino e agli eventi della Fiera stessa.
Lo spostamento viene innanzitutto contestato dagli operatori perché, in piazza Ludovico I, non troverebbero spazio molte delle attrazioni normalmente presenti, che nelle passate edizioni erano arrivate a essere più di trenta, oltre ai cosiddetti “giochi” (pugnometri, pesche verticali e simili).
«Piazza Martiri ha una superficie di circa 6.000 metri quadrati, mentre la soluzione proposta dal Comune arriva a malapena alla metà, con aiuole, marciapiedi e alberi che limitano ulteriormente lo spazio –dichiara Beniamino Grisetti, della storica ditta Fratelli Grisetti, facendosi portavoce del malcontento– In questa situazione le giostre più grandi non ci stanno e, alla fine, il Luna Park risulterebbe ridotto a un terzo. Non vale la pena montare in queste condizioni».
Gli operatori denunciano inoltre che -dopo alcune riunioni nei mesi scorsi («senza possibilità di dialogo, ma con una decisione già presa e calata dall’alto»)- la planimetria definitiva del Luna Park 2025 sarebbe stata consegnata loro ufficialmente solo un paio di giorni fa, con apertura prevista per il fine settimana.
«Non avremmo neanche il tempo tecnico per firmare i contratti -prosegue Grisetti- E, in ogni caso, non ci sono le condizioni per poter lavorare bene, e lavorare tutti».
Interpellata da “Il Carmagnolese” sulla questione, la sindaca Ivana Gaveglio respinge ogni addebito: «Abbiamo un regolamento comunale, approvato dal Consiglio diversi anni fa, che individua le aree destinate alle attività dello spettacolo viaggiante. E piazza Martiri non è inserita tra queste -replica– Negli ultimi anni era stata concessa una deroga per andare incontro alle richieste degli operatori, anche in seguito alla crisi post-Covid, ma oggi non è più possibile».
Una questione “tecnica” riguarda, nello specifico, l’utilizzo di piazza Martiri da parte dei banchi del mercato ambulante del mercoledì: «Da quest’anno non è più concesso di montare e smontare le giostre per permettere lo svolgimento del mercato, che però non può saltare -spiega Gaveglio- Anche per questo motivo gli uffici hanno individuato una nuova area ritenuta idonea, stilando una graduatoria basata sulle domande ricevute, sugli spazi e sulle condizioni di sicurezza, come avviene per altri eventi analoghi».
La sindaca rivendica la correttezza degli atti amministrativi: «Come Comune abbiamo seguito le procedure e anche predisposto il piano di sicurezza per piazza Ludovico I, in modo da facilitare l’installazione nella nuova sede. Io, comunque, ho il dovere di far rispettare le norme: se gli uffici tecnici mi dicono che una scelta diversa non è possibile, non firmo».
E conclude: «L’indirizzo politico della mia Amministrazione è stato quello di individuare una location sicura e di applicare il regolamento. Così è stato fatto. Comprendo il dispiacere degli operatori, ma la sicurezza e il rispetto delle regole devono venire prima di tutto».
Parole che lasciano l’amaro in bocca a Grisetti: «Negli anni abbiamo sempre smontato e rimontato per permettere il mercato e altri eventi. Più volte è stata ventilata l’idea di mandarci via da piazza Martiri; noi invece volevamo continuare a migliorare quella zona, come abbiamo fatto donando il defibrillatore».
Confermate quindi la scelta di disertare il Luna Park a Carmagnola in occasione della Fiera 2025? «Purtroppo sì, anche se per noi significa perdere dieci giorni di lavoro importanti per mantenere le nostre famiglie: parliamo di circa duecento persone in totale che vivono grazie a questa filiera -conclude l’operatore- Siamo stati costretti a rinunciare: o lavoriamo tutti, o nessuno. Non vogliamo prendere in giro la città, a cui abbiamo sempre garantito un divertimento sano, per giovani e famiglie, comportandoci con correttezza e professionalità».
La questione è arrivata però intanto anche sul tavolo di Enzo La Scala, segretario generale del Sindacato Nazionale Italiano Spettacoli Viaggianti SNISV-CISL, che prende di mira la modifica del regolamento comunale sugli spettacoli viaggianti.
«Le variazioni sono state approvate senza alcun confronto con le associazioni di categoria, come invece previsto dalla normativa -sottolinea- Senza contare che non è mai stata data risposta alle successive nostre richieste di incontro, confronto e dialogo. Stiamo pertanto valutando il ricorso per vie legali, per danni materiali e morali».
