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“No alle slot machines”, da Carmagnola la protesta è bi-partisan

L’assessore di Carmagnola Alessandro Cammarata ha preso parte alla protesta contro le slot machines organizzata a Torino da Gioventù Nazionale, guidata dal carmagnolese Lorenzo Stella.

L’assessore Cammarata e Lorenzo Stella (presidente provinciale di Gioventù Nazionale), entrambi carmagnolesi, al flash mob di protesta contro la modifica alla legge regionale contro le slot

E’ bi-partisan l’appello a non modificare la legge regionale contro le slot machines: dopo il presidio simbolico dei consiglieri PD e M5S davanti al municipio di Carmagnola, l’assessore Alessandro Cammarata (Fratelli d’Italia) ha partecipato alla protesta messa in atto da Gioventù Nazionale davanti al Consiglio regionale del Piemonte.

Qui, infatti, è in discussione una proposta da parte della Lega, che pare supportata da gran parte della maggioranza di centro-destra in Regione, per modificare la legge regionale 9/2016, che limita fortemente il gioco d’azzardo su tutto il territorio piemontese.

Ho preso parte al flash mob insieme ai ragazzi di Gioventù Nazionale, per testimoniare la contrarietà alla modifica delle legge regionale, che era stata votata all’unanimità per regolare e limitare l’installazione delle slot vicino a punti sensibili -dichiara l’assessore Cammarata, da tempo sotto scorta dopo che due sue autovetture sono state date alle fiamme negli scorsi anni- Il territorio carmagnolese ha toccato con mano cosa significa l’infiltrazione mafiosa in questo settore. Non bisogna abbassare la guardia!“.

Un momento della manifestazione organizzata da Gioventù Nazionale a Torino, davanti alla sede del Consiglio regionale

A guidare i militanti del movimento giovanile di Fratelli d’Italia c’era un altro carmagnolese, Lorenzo Stella, presidente provinciale di Gioventù Nazionale.

In un momento di crisi come quello attuale, la criminalità organizzata è il nemico principale -ha dichiarato- Abbiamo scelto di piazzare simbolicamente una finta slot-machine davanti all’ingresso di Palazzo Lascaris per lanciare un messaggio forte: se si tolgono tutte le limitazioni al gioco d’azzardo a vincere possono essere mafia, ‘ndrangheta e camorra, che in questi anni hanno dimostrato di sapersi infiltrare nel gioco legale“.

Il messaggio mandato ai consiglieri di centro-destra in Consiglio regionale è chiaro: “Non mettiamo in dubbio che la maggior parte degli operatori del settore siano puliti, ma non possiamo ignorare le inchieste che stanno evidenziando, anche in Piemonte, pesanti infiltrazioni nel business delle slot -ha proseguito Stella- Ci appelliamo quindi alle forze di maggioranza in Consiglio regionale, affinché predispongano adeguate misure per impedire spiragli in cui possano inserirsi mafiosi e strozzini“.

Gioco d’azzardo in Piemonte, presidio di PD e M5S a Carmagnola