Le sigle sindacali della Teksid Carmagnola hanno diffuso un comunicato denunciando degrado e una gestione poco chiara: “servono pianificazione e rispetto dei lavoratori”.

Il Consiglio delle RSA dello stabilimento Teksid di Carmagnola ha diffuso un comunicato sindacale in cui denuncia una situazione sempre più difficile all’interno dell’azienda, parlando apertamente di “degrado e abbandono” e chiedendo “una gestione più seria e organizzata“.
Secondo quanto riportato nella nota -che riporta le sigle di FIM-CISL, UILM, Fismic-Confsal, UGL Metalmeccanici e AQCF– lo stabilimento carmagnolese si reggere oggi principalmente sugli straordinari, «mentre gli impianti risultano usurati e le manutenzioni avvengono spesso solo all’ultimo minuto».
Prassi che, a fronte di un guasto importante, rischierebbe di causare inevitabilmente fermate produttive prolungate, danni più gravi e costi più alti. «A pagare sono sempre i lavoratori, con turni improvvisati e richieste di presenza anche nei giorni festivi», denunciano i sindacati.
I rappresentanti di operai e impiegati, in particolare, contestano quello che definiscono «l’abuso dello “straordinario comandato”, con lavoratori convocati nel weekend non per esigenze reali, ma solo per presidiare i turni», spesso senza nemmeno sapere se gli impianti saranno operativi.
«Succede così che i lavoratori vengano convocati regolarmente, per poi ricevere all’ultimo minuto una semplice telefonata con richiesta rimanere a casa …perché nessuno ha pianificato con chiarezza quali impianti debbano effettivamente lavorare», dettagliano.
A mancare, secondo le RSA, sono una direzione chiara, un coordinamento efficace e una reale programmazione: «La sensazione è che si lavori senza una direzione precisa -spiegano- Questo non è un problema di carichi produttivi, ma è il risultato diretto di una gestione confusa e poco efficiente».
Di qui la richiesta esplicita all’azienda: più rispetto, manutenzione preventiva, pianificazione trasparente e fine dell’improvvisazione. «I lavoratori tengono in piedi lo stabilimento –concludono dal Consiglio delle RSA della Teksid di Carmagnola– ma è ora che ricevano risposte vere».