Peperò 2017: impatto economico record da 10 milioni

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Secondo la ricerca del dottor Giuseppe Attanasi delle Università Bocconi di Milano e di Lille l’impatto economico totale minimo della Fiera del Peperone – Peperò 2017 è stato di 10.491.376 euro

Un successo di pubblico, di tradizione, cultura ed enogastronomia. Ma anche soprattutto di risvolto economico. La Fiera del Peperone – Peperò si conferma l’evento in assoluto più importante per la città e non solo, capace ogni anno di crescere e superarsi. Lo dimostra la ricerca presentata giovedì 7 dicembre nella sala stampa della Regione Piemonte del professor Attanasi, che per il quarto anno ripete l’indagine con l’aiuto degli allievi del Baldessano-Roccati.

Lo studio condotto da Attanasi su Peperò 2017 ha registrato valori da record: un impatto economico totale minimo che supera i 10 milioni di euro. «2 volte l’impatto rilevato nel 2016, 4 volte quello del 2015 e 5 volte quello del 2014» – sottolinea il docente universitario – «e sono aumentati del 15% i turisti altamente motivati che si sono recati a Carmagnola proprio per la Fiera».

Lo studio fatto su un campione di 487 questionari (considerando la stima di 250.000 visitatori in totale) ha mostrato inoltre una forte attrazione di turisti non-piemontesi, metà dei quali provenienti dall’estero.

La stessa ricerca è stata condotta da Attanasi anche sulla 21° mostra della Toma di Lanzo e dei Formaggi d’alpeggio di Usseglio. Buoni risultati anche per questa fiera in espansione: l’impatto economico totale registrato è di 156.006 euro (+62% rispetto all’edizione 2016). Importante soprattutto l’apporto delle strutture ricettive, come alberghi e ostelli, che hanno ospitato gran parte dei visitatori e creato ricadute positive. La crescita della manifestazione inoltre si evince anche dal +23% di nuovi visitatori, valore cresciuto del 40% rispetto al 2016.

Gli interventi dei sindaci e dell’assessore regionale

Soddisfatti i sindaci di Carmagnola e Usseglio, Ivana Gaveglio e Pier Mario Grosso. Nel ringraziare il primo cittadino carmagnolese ha ribadito che «Carmagnola deve togliersi il cappello di paese e diventare città turistica. I dati parlano: Peperò 2017 ha attratto ma con essa l’intera città, sempre più meta di visitatori. Essere stati annoverati tra le 100 Mete d’Italia testimonia questo passo avanti».

Grosso ha invece posto prima l’accento sulla questione sicurezza, grande novità di quest’anno in materia di manifestazioni: «Regole che mettono un po’ in difficoltà gli organizzatori. Tutti i paesi hanno registrato un sensibile aumento dei costi di organizzazione». Poi l’appello ai giovani «abbiamo bisogno di ragazzi incentivati ad aprire delle attività in montagna. La montagna ha bisogno di voi e può offrire molte opportunità».

Al termine l’intervento dell’assessore regionale Giovanna Pentenero, che ha elogiato i risultati delle manifestazioni: «risultati frutto di un lavoro crescente e che riflettono l’andamento di un settore agricolo che sta crescendo moltissimo».