Pasta e birra: presentata la prima “Upcycle Beer” 100% made in Carmagnola, firmata Pasta Berruto e birrificio Grand & Gross.

È stata presentata al PalaPeperone, nell’ambito della Fiera 2025, la prima birra artigianale “Made in Carmagnola” ottenuta dal recupero della pasta, frutto della collaborazione tra lo storico pastificio Pasta Berruto e il birrificio Grand & Gross, entrambe eccellenze produttive del territorio.
L’evento, condotto dal giornalista e critico gastronomico Edoardo Raspelli, ha raccontato nei dettagli questo progetto di economia circolare, che unisce due realtà carmagnolesi con l’obiettivo di ridurre lo spreco e valorizzare le risorse locali.
«L’iniziativa nasce dall’intento di dare nuova vita agli scarti di lavorazione “puliti” della pasta secca, che possono essere reimpiegati in diversi modi -spiegano da Pasta Berruto- Se una parte di essi viene rimacinata, un’altra diventa l’ingrediente principale di questa nuova birra artigianale, andando a sostituire parte del malto».
Il risultato è un progetto di upcycling alimentare: da ciò che prima era un sottoprodotto nasce un nuovo alimento, sostenibile e di qualità.
La birra, che sarà pronta e commercializzata a novembre 2025, rappresenta un esempio concreto di innovazione locale.
Il progetto è reso possibile dalla capacità produttiva e dall’esperienza del birrificio Grand & Gross, dalla tradizione e dal marchio storico di Pasta Berruto e dall’impiego di luppolo fresco coltivato a Carmagnola.
Il prodotto finale sarà quindi un’autentica eccellenza “Made in Carmagnola”, che porterà il marchio Pasta Berruto in etichetta, a testimonianza di una collaborazione fondata su qualità e legame con il territorio.
«Con questo progetto dimostriamo che l’economia circolare può essere concreta, gustosa e innovativa», ha dichiarato Andrea Becchio, di Grand & Gross.
«Siamo felici di condividere con Grand e Gross, nostri concittadini e amici, questa sfida che parla di sostenibilità, ma anche di passione per il buon bere e il buon mangiare», ha aggiunto Stefano Berruto, dell’omonimo pastificio.















































