Assurdo episodio di violenza al termine della gara del torneo Super Oscar U14 tra CSF Carmagnola e Volpiano, con rissa in campo e un genitore che ha aggredito il giovane portiere ospite.

A fine gara -vinta per 1-0 dai carmagnolesi- è infatti scoppiata una rissa in campo tra alcuni baby calciatori, con insulti, urla e spintoni. La situazione, però, è poi degenerata quando il genitore di un giovane giocatore del CSF, appena arrivato in biancazzurro questa stagione, ha scavalcato la recinzione ed è entrato sul terreno di gioco.
Si sarebbe quindi diretto contro il portiere ospite, tredicenne, aggredendolo, pare anche con alcuni pugni che avrebbero provocato al ragazzo alcune contusioni e sospette fratture.
Il rapido intervento di alcuni dirigenti delle due squadre a bloccare l’uomo ha quindi evitato possibili conseguenze peggiori. Il giovane è stato portato in ospedale per accertamenti, mentre l’adulto è stato identificato dai Carabinieri.
La vicenda ha scosso tutti i presenti, con il CSF Carmagnola che ha diffuso una nota ufficiale sull’accaduto: «La Società esprime profondo rammarico e ferma condanna per l’episodio che ha visto il coinvolgimento di un genitore di un nostro tesserato presente sugli spalti -si legge nel comunicato- I valori dello sport, in particolare a livello giovanile, devono sempre ispirarsi al rispetto reciproco, all’educazione e alla crescita personale dei ragazzi. Quanto accaduto rappresenta un comportamento grave e inaccettabile, totalmente distante dallo spirito che la nostra Società promuove e difende quotidianamente».
Il presidente Alessio Russo, pur sottolineando l’impossibilità di esercitare controllo diretto su simili condotte, ha quindi porto le scuse di tutto il club «alla giovane vittima dell’aggressione e alla sua famiglia, all’intera Comunità sportiva coinvolta, agli spettatori, ai ragazzi e alle famiglie che hanno assistito con sgomento all’accaduto».
Il CSF ha quindi contattato gli organizzatori del Torneo Super Oscar, esprimendo anche a loro rammarico e scuse per l’accaduto «consapevoli del danno di immagine e del dispiacere arrecato a una manifestazione che da sempre rappresenta un esempio di sportività e aggregazione».
La Società si è poi attivata per adottare provvedimenti nei confronti del genitore responsabile del gesto, a tutela dell’immagine del CSF Carmagnola, riservandosi di costituirsi parte civile nelle competenti sedi giudiziarie come parte lesa.
«Andremo anche a promuovere ulteriori momenti di confronto ed educazione rivolti a tutti i nostri tesserati e alle loro famiglie, per sensibilizzare ancora una volta sull’importanza del rispetto delle regole, degli avversari e dei valori del calcio, rinnovando il nostro impegno affinché lo sport rimanga sempre un luogo sicuro, educativo e sereno dove i ragazzi possano crescere imparando i valori positivi del calcio e della vita», conclude Russo.















































