Nella giornata di ieri, mercoledì 17 dicembre, si è svolto l’ultimo appuntamento con le aste dei bovini al foro boario di Carmagnola. Gerbino: «un progetto di successo, unico in Piemonte, che ha ridato vita al mercato del bestiame locale». Ora la palla passa in Regione.

Dopo oltre due anni -con 23 appuntamenti, per un totale di 613 animali commercializzati– si è chiuso ieri il progetto promosso dal Comune di Carmagnola che ha visto l’organizzazione di aste dedicate ai bovini al foro boario di piazza Italia.
«È stata una formula di successo, che ci ha permesso di riportare gli agricoltori in piazza e a confrontarsi, in presenza, con i commercianti di bestiame, rilanciando il mercato e l’intero settore», commenta soddisfatto l’assessore all’agricoltura Roberto Gerbino, ideatore dell’iniziativa.
Tutto è iniziato nell’aprile del 2023, dopo un paio di eventi sperimentali in occasione delle precedenti fiere della Giora e di Primavera. «Stavamo uscendo dal periodo del Covid e non era facile far ripartire le dinamiche mercatali, serviva una “scossa”», prosegue l’assessore.
All’epoca, infatti, avevano preso il sopravvento alcune dinamiche che prevedevano rapporti individuali tra commercianti di bestiame e allevatori, depotenziando il potere di “trattativa” da parte di questi ultimi.
«La formula delle aste, esperimento unico in Piemonte negli ultimi anni, ha permesso di rivitalizzare le vendite, permettendo anche ai nostri allevatori di spuntare prezzi migliori -riepiloga Gerbino- Poi, fortunatamente, il mercato della carne si è ripreso molto bene e, oggi, possiamo chiudere con soddisfazione questa fase».
L’esperienza diventa però ora rampa di lancio per l’iniziativa a livello regionale (presentata a settembre proprio a Carmagnola) di sviluppo del Distretto della Carne piemontese, che punta a valorizzare e promuovere questa eccellenza locale in tutto il mondo.
«Aderiamo convintamente a questa proposta dell’assessore regionale Paolo Bongioanni, che comprenderà l’intero Piemonte, coinvolgendo anche agricoltura, commercio e turismo agro-alimentare -conclude Gerbino- Siamo contenti di aver contribuito, a livello locale, a far rifiorire questo settore-chiave della nostra economia territoriale».










































