Ceresole: inaugurata una nuova variante stradale sulla provinciale 290

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Sono state inaugurate a Ceresole d’Alba una nuova variante stradale sulla provinciale 290 e una rotatoria: costi sostenuti dalla Provincia e dall’azienda Gai Macchine. 

I presenti all’inaugurazione: Luca Robaldo, Massimo Antoniotti, Stefano Rosso, Franco Olocco, Marco Perosino, Carlo Gai

Nei giorni scorsi sono state inaugurate a Ceresole d’Alba la variante alla strada provinciale 290 e una nuova rotatoria, alla presenza del presidente della Provincia Luca Robaldo, i consiglieri provinciali Massimo Antoniotti e Stefano Rosso, il sindaco Franco Olocco, l’ex senatore ed ex consigliere provinciale Marco Perosino e l’ingegnere Carlo Gai, titolare dell’azienda Gai macchine, situata davanti alla rotatoria. 

Il progetto, iniziato nell’estate 2022, è stato fondamentale per garantire una migliore sicurezza stradale della frazione Cappelli favorendo un transito equilibrato dei veicoli.

I lavori hanno deviato la strada che prima transitava di fronte all’ingresso dell’azienda, per ricavare un ampliamento di 25 mila metri quadrati dello stabilimento specializzato in macchine imbottigliatrici. Il progetto è stato realizzato privatamente, in accordo con la Provincia, per un costo totale di 10 milioni di euro sostenuto dalla Gai Macchine, mentre i costi energetici dell’illuminazione pubblica verranno sostenuti dal Comune. 

La Provincia assumerà la gestione dell’asse principale della variante e la rotatoria intermedia, a partire dalla sostituzione delle barriere incidentate, il rifacimento del manto di usura, il rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale, la manutenzione straordinaria della rotatoria e della sua isola centrale.

“Accanto all’ingegner Carlo Gai ho avuto l’opportunità di esprimere il ringraziamento della Granda ad un uomo illuminato e lungimirante e attraverso di lui a tutti i suoi collaboratori. La responsabilità di guidare un Ente passa dal tenere ben presente che lavoro, crescita economica e benessere esistono solo se esiste la libera iniziativa imprenditoriale. Libera, seria e socialmente responsabile. Come la voleva un cuneese, il presidente Einaudi” – commenta il presidente Robaldo

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