Il presidente del CISA 31, Mario Moschietto, interviene nel dibattito sui conti del Consorzio socio-assistenziale: «equilibrio di bilancio raggiunto non senza sofferenze, grazie al fondamentale intervento dei Comuni»

Riceviamo dal presidente del Consorzio socio-assistenziale CISA 31, Mario Moschietto, e pubblichiamo:
Quale attuale presidente del CISA 31, ritengo opportuno mettere in evidenza alcuni dati essenziali che -pur essendo pubblici e consultabili- possano fornire chiarimenti sul Consorzio. Essendo entrato in carica nei primi mesi del 2025 non posso che attenermi a dati che, in ogni caso, permettano di risalire a un recente passato, quali le annate 2023 e 2024.
L’attuale Direttrice prende possesso del suo incarico nel 2023 inoltrato predisponendo nei primi mesi del 2024 atti necessari a governare la situazione, in primis la figura precisa e efficace di un responsabile finanziario che ho da subito il piacere di conoscere, concedendole piena fiducia vista la profonda analisi e rivisitazione della situazione bilanci.
Con luglio del 2024 i sindaci dell’Assemblea prendono in carico la reale situazione e suppliscono le risorse mancanti con quello che rappresentava un sostegno una tantum per superare le difficoltà riscontrate, in solido nel 2025.
Assumo la carica su loro invito e a luglio 2025 gli equilibri di bilancio vengono raggiunti non senza sofferenze e interessi passivi per le necessarie anticipazioni di cassa e questo grazie a un intenso lavoro di correzioni di rotta su numerosi fronti operativi dello Staff del CISA 31, in completa armonia con i membri del CdA, Consiglio di Amministrazione con cui collaboro strettamente soprattutto nella persona della vicepresidente Margherita Toschino, accompagnandomi con lei non solo sul piano generale ma anche e preziosamente sul fronte delle tutele che, una ad una, gravano sulla mia persona di amministratore di sostegno.
Occorre anche sottolineare che l’intervento dei Comuni assume maggiore importanza per una contingente e sempre maggiore insicurezza sui tempi di arrivo di sostanziali contributi ministeriali e regionali che mettono in sofferenza tutti gli enti gestori, CISA 31 non escluso, Comuni che ottemperano ai loro doveri necessariamente ma non senza ulteriori individuali sofferenze per ciascuno dei loro bilanci.
Nel mese di dicembre verrà predisposto il bilancio di previsione che non potrà non tener conto delle risorse aggiuntive comunali per pareggiare i conti nonostante l’aver ottemperato alla richiesta di razionalizzazione dei servizi che è stata raggiunta per un 31,40%, gravando sull’importanza dello scopo del servizio socio assistenziale nei confronti delle fasce deboli bisognose di garanzia dei servizi.













































