La BTM Basket Carmagnola, ultima in classifica in Divisione Regionale 1, ha rescisso il contratto di coach Simone Bova: al suo posto subentra il presidente Sergio Randazzo, che risponde alle domande de “Il Carmagnolese” illustrando gli obiettivi da raggiungere.

Nella serata di martedì 18 novembre 2025 la BTM Basket Carmagnola si è presentata al consueto primo allenamento settimanale priva del coach Simone Bova, del cui contributo non si avvarrà più per il prosieguo della stagione.
Il presidente Sergio Randazzo ha infatti assunto personalmente la guida tecnica della squadra come head coach; l’ultimo posto in classifica -con una vittoria su sette gare- ha reso evidentemente necessaria una sferzata al team per rigenerare la positività nel gruppo.
La prima prova sarà già domani sera, venerdì 21 novembre alle 21,15 al Palazzetto di corso Roma, contro il Serravalle Basket, una formazione retrocessa dalla Serie C che ha ottenuto quest’anno una vittoria in più della BTM: un impegno non proprio agevole.
“Il Carmagnolese” ha quindi posto alcune domande al neo-coach BTM Basket, Sergio Randazzo.
Come siete arrivati a questa scelta?
Prima abbiamo fatto una valutazione sull’opportunità di prendere un altro tecnico, ma non si è arrivati all’accordo. Perciò si è cercata una soluzione interna, per non dover ripartire da zero, e ho deciso di assumere direttamente io l’incarico.
Quali sono le sue precedenti esperienze come allenatore?
Ho allenato qui il settore giovanile, anche con i ragazzi più grandi, per qualche anno l’Under 20 ma anche l’U17, che è stata la mia ultima esperienza come coach dei giovani. Ora mi aspetta la prima squadra.
Tra gli obiettivi c’è sicuramente quello di staccarsi dal fondo classifica e di uscire dalla zona play-out, ovvero raggiungendo almeno il sesto posto. Lei è ottimista? Si può fare?
Dipenderà tutto da noi: a pallacanestro non si gioca per il pari, quindi bisogna giocare per vincere. E questa squadra ha qualità.
Voi non avete dei professionisti, quindi non potete pretendere quello che si può chiedere ai pro, a cominciare dalla disponibilità…
Questo lo sappiano e, pertanto, dobbiamo fare in modo di essere operativi e di fare le cose in modo da avere intensità, di creare il gruppo per ottenere un minimo di entusiasmo, che deve essere contagioso: i giocatori, quando vengono qui ad allenarsi, devono anche divertirsi!
Come pensa di creare questa amalgama?
Dobbiamo fare in modo tale da fare le cose per bene, di prepararci e allenarci al meglio, preparare le situazioni per le gare da affrontare, stimolare i ragazzi a fare bene. Sul discorso schemi, ti muovi di conseguenza in base ai ragazzi che hai: partiamo senz’altro da quello che c’è già, poiché Simone Bova ha fatto un lavoro valido, e pian piano aggiungiamo o modifichiamo quello che è stato fatto. Sicuramente dobbiamo mettere i ragazzi in uno stato fisico, tecnico-tattico e mentale adatto alla situazione. Considerando che anche nell’ultima partita (con la BTM sconfitta a Cuneo nel supplementare, ndr) poi non è andata così male e la squadra ha giocato comunque bene.
I Delfini quest’anno sembrano veramente i più forti, ma con le altre ve la giocate?
Ad Asti, che ha una bella squadra, abbiamo perso di un punto. Per questo io sono ottimista sul fatto di uscire dalla “zona rossa” e c’è ancora tutto il tempo; viceversa, alla peggio, cercheremo di prepararci fisicamente e tatticamente, per affrontare i play-out. Se c’è l’intensità, più che le percentuali alte, puoi vincere le partite. Poi ovviamente, alla fine, i verdetti li dà il campo.
Due parole sull’ex-coach Simone Bova?
Lo ringraziamo perché ha sicuramente fatto un buon lavoro ed è stato super-disponibile. La scelta di sostituirlo è stata complicatissima per la società, dettata neanche tanto dai risultati.
Iolovo Quesgame














































