Grazie all’operazione “Drug Point” i Carabinieri di Poirino hanno effettuato numerosi arresti e denunce: tramite alcuni locker del territorio la droga veniva spedita in tutta Italia.
Si è conclusa l’operazione anti-droga “Drug Point” da parte dei Carabinieri di Poirino, indagine partita da un plico sospetto spedito da Poirino tramite corriere.
I militari hanno accertato che i presunti spacciatori, mediante l’utilizzo di un mittente fittizio, utilizzavano diversi locker della zona (ignari di tutto) per inviare gli stupefacenti in tutta Italia.
Nell’operazioni i Carabinieri poirinesi sono stati supportati da assetti specializzati del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Torino e da personale del Comando Antifalsificazione Monetaria di Roma, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Asti.
Il 30 settembre è stata data esecuzione a un’ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari nei confronti di un cittadino italiano di 26 anni. Mentre non è stata eseguita, per irreperibilità dell’indiziato, una misura in carcere nei confronti di un’altra persona italiana di 26 anni. L’uomo risulta ricercato.
La complessa attività investigativa, effettuata attraverso un capillare monitoraggio dei punti di spedizione, ha permesso ai militari di accertare più di sessanta spedizioni di pacchi
contenti droga. Lo stupefacente veniva occultato in casse bluetooth, in tubetti di
fondotinta e nei francobolli. Eroina, cocaina, LSD e hashish le sostanze più richieste.
I proventi delle attività illecite venivano trasferiti su conti fittizi e conti esteri, che periodicamente venivano svuotati con diversi prelievi tramite i bancomat.
Nel corso delle operazioni sono state eseguite diverse perquisizioni nei confronti di soggetti coinvolti nelle indagini: due gemelli italiani di 24 anni sono stati arrestati in flagranza di reato, perché gravemente indiziati del reato di “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”, mentre altre sei persone sono state denunciate.
