La Fiera del Peperone di Carmagnola guarda al futuro: «Puntiamo a farla diventare non solo un evento di portata nazionale, ma internazionale», annuncia l’assessore regionale Paolo Bongioanni.

Carmagnola guarda già oltre il 2025 e mette nel mirino un obiettivo ambizioso: trasformare la Fiera nazionale del Peperone in una manifestazione di caratura internazionale.
A lanciare la proposta, a margine della conferenza stampa di presentazione della 76ª edizione svoltasi in Regione, è stato l’assessore ad Agricoltura, Cibo e Turismo della Regione Piemonte, Paolo Bongioanni.
«Il peperone è un prodotto che fa onore a Carmagnola, al Piemonte e all’Italia –ha dichiarato– La Fiera è oggi una realtà consolidata a livello nazionale, ma ha tutti i requisiti per ambire a una dimensione internazionale. Questo deve essere l’obiettivo, già dal prossimo anno. Come Assessorato regionale all’Agricoltura ci impegneremo per accompagnare e sostenere questo percorso di crescita».
Una visione condivisa anche da Davide Nicco, presidente del Consiglio regionale del Piemonte: «Il turismo agro-alimentare è una risorsa fondamentale per Carmagnola e il suo territorio. La Fiera è già una vetrina eccezionale, supportiamo l’idea di potenziarla ulteriormente e darle nuova visibilità».
La proposta è stata accolta con entusiasmo anche dalla sindaca di Carmagnola, Ivana Gaveglio: «È un incoraggiamento a lavorare ancora di più. Ci impegneremo per far sì che la Fiera possa crescere ancora e salire di livello».
Dello stesso avviso Sonia Cambursano, consigliera delegata della Città Metropolitana di Torino, che ha definito l’evento “di portata straordinaria” e ha aggiunto: «Se diventerà internazionale, sarà semplicemente ciò che merita».
Un’ipotesi, dunque, che sembra già trovare terreno fertile tra istituzioni e organizzatori, in una prospettiva che potrebbe portare Carmagnola a diventare nei prossimi anni capitale mondiale dei peperoni e centro nevralgico del dialogo tra agricoltura, cibo e cultura.