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Francesco Frasca, lo chef carmagnolese dei politici e dei Vip in Olanda

Anche il presidente Giuseppe Conte, invitato dal premier olandese Rutte, tra i molti ospiti illustri del ristorante a L’Aia dove è executive chef il giovane carmagnolese Francesco Frasca.

Lo chef carmagnolese Francesco Frasca con la principessa Laurentine d’Olanda nel ristorante Impero Romano a L’Aia.

Si allunga l’elenco di ospiti illustri, tra politici e Vip, del giovane carmagnolese Francesco Frasca, executive chef al ristorante italiano “Impero Romano” a L’Aia, capitale politica dell’Olanda.

Nei giorni scorsi, durante la sua visita ufficiale nei Paesi Bassi, anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è stato a tavola nel rinomato locale, ospite del primo ministro olandese Mark Rutte.

Giuseppe Conte, ospite “a sorpresa” alla tavola di Frasca

Francesco Frasca con il presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte

Circa una settimana prima dell’evento, abbiamo ricevuto comunicazione tramite la Segreteria di Stato olandese che il primo ministro Rutte avrebbe avuto piacere di venire a mangiare da noi un gruppo di circa una quindicina di personeracconta Frasca, raggiunto da “Il Carmagnolese” in OlandaFin qui tutto normale: Rutte è un nostro cliente abituale. In quel momento discutemmo con la segretaria del premier del menù e dei dettagli della serata, ma non ci venne specificato che la delegazione ospite sarebbe stata proprio quella italiana: si tratta infatti di informazioni rimangono confidenziali fino all’ultimo“.

Lo chef Francesco Frasca e il suo staff hanno quindi iniziato a lavorare al menù, che prevedeva un tris di pesce crudo (composto da carpaccio di spada pepe rosa e maionese al finocchietto, salmone affumicato crema di patate limone e timo e tartare di tonno con salsa al rafano), un filetto cotto a bassa temperatura con la sua salsa e salsa al nebbiolo e un tris di dolci: tiramisù, panna cotta ai frutti rossi e cannolo siciliano rivisitato.

Qualche giorno prima mi trovavo in ferie in Grecia, quando il manager del ristorante mi ha chiamato dicendo che tra gli ospiti vi sarebbe stato Giuseppe Conte con la Delegazione italiana: ho quindi subito prenotato il primo biglietto disponibile per rientrare in Olanda -prosegue Francesco Frasca- Questi momenti sono difficili per il team del ristorante: sale una certa “ansia da prestazione” e essere a più di 1000 chilometri di distanza non aiuta, anche se con me ho ragazzi che sanno esattamente come rispondere a ogni tipo di situazione, anche la più difficile“.

Il pranzo di lavoro di Conte e Rutte si è svolto nella massima serenità.
Il clima delle conversazioni tra i primi ministri era rilassato e amichevole, anche se non posso scendere nei particolari per questioni di riservatezza -ricorda lo chef carmagnolese- Naturalmente, durante la serata, non sono mancate le occasioni per parlare al Presidente del Consiglio italiano: abbiamo riso e scherzato in diverse occasioni; Conte si è mostrato molto disponibile e sicuramente una persona di cultura“.

Il premier olandese Rutte con il cancelliere austriaco Sebastian Kurz insieme a chef Frasca e allo staff dell’Impero Romano

Per quale motivo questo evento si è svolto al suo ristorante?
Credo che la decisione sia dovuta a diversi fattori: siamo il ristorante preferito del primo ministro Rutte; ci troviamo in una posizione strategica a poche centinaia di metri dall‘ufficio del premier, abbiamo esperienza ventennale in eventi di questo tipo e, naturalmente, perché si mangia la vera cucina italiana, che all’estero non è sempre scontato“, conclude Frasca.

Francesco Frasca, lo chef dei politici e dei Vip in Olanda

Il presidente Giuseppe Conte non è che l’ultimo, in ordine temporale, di una lunga serie di personaggi famosi e politici di tutto il mondo che hanno fatto tappa al ristorante di chef Frasca, l’Impero Romano de L’Aia, un ambiente elegante ma allo stesso tempo rilassato e accogliente, che propone una cucina tipica italiana, spaziando dalla tradizione all’innovazione.
È una cucina “di casa”, semplice ma ben fatta, che ogni tanto lascia spazio a qualche twist di creatività rendendola così mai noiosa o scontata“.

L’ambasciatore d’Italia in Olanda, Andrea Perugini, ospite al ristorante dell’executive chef carmagnolese Francesco Frasca

Approfittando di questa ennesima visita illustre, “Il Carmagnolese” ha voluto approfondire con alcune domande la carriera del concittadino Francesco Frasca, nato a Carmagnola nel 1985.

Proprio i luoghi nascita e di gioventù, tra la Langa e le colline torinesi, hanno inciso sulle scelte di vita che lo hanno portato oggi a essere lo chef “dei Vip” in Olanda.
La tradizione culinaria e le materie prime di qualità la fanno da padrone, con le carni pregiate, il tartufo, i funghi porcini, il buon vino… tutti elementi che racchiudono nella mia mente colori e profumi che fin da piccolo ero abituato a vedere e a sentire nell’aria e per le strade della mia città“.

La passione per la cucina era già presente nella sua famiglia?
Arrivo da una famiglia dove la cucina ricopriva un momento magico nell’arco della giornata. Ricordo la domenica mattina, quando mia mamma e mia nonna prima di lei impastavano la pasta a mano, in quei giorni passati… Ricordo il profumo del sugo che ribolliva sul fuoco e che svegliava me e mio fratello: allora ci si alzava, si rubava il pane e, mentre tutti erano distratti, andavamo a intingerlo nel pentolone, provocando così l’ira e le urla di nostra madre. Mio padre, un uomo tutto di un pezzo, distinto e gran lavoratore, nel tempo libero coltivava con passione per un piccolo pezzo di terra, dove faceva crescere verdure, insalata e frutta… sicuramente la più buona che io abbia mai mangiato in vita mia!

Che percorso di studi ha seguito? Dove ha iniziato a lavorare?
Ho frequentato la scuola alberghiera Giolitti di Mondovì e, già in quegli anni, ho iniziato a lavorare il sabato sera e le domeniche, per conoscere meglio il settore ristorativo e alberghiero. La mia prima esperienza è stata in un noto ristorante della città, come aiuto e tuttofare: si lavorava in cucina, in sala e ovunque ce ne fosse bisogno. Adriano, il cuoco, mi faceva assaggiare di tutto…

Chef Francesco Frasca, classe 1985, originario di Carmagnola

Dopo Mondovì, dove l’ha portata la sua carriera professionale?
Gli anni passavano e il mio sogno di entrare a far parte di una ristorazione più elevata cresceva in me: partii per la prima volta per andare all’estero, destinazione Sankt Moritz, nelle Alpi Svizzere, hotel Suvretta House. Come si suol dire, “il primo amore non si scorda mai”: era un hotel cinque stelle lusso, dal sevizio curato in ogni minimo particolare, una brigata di cucina che assomigliava a un reggimento militare: fu lì che, alla mia giovane età, capii che quello sarebbe stato il mio punto di partenza per la carriera che avrei voluto fare.
Tornato in Italia, conclusi gli studi diplomandomi come tecnico dei servizi ristorativi. Continuai stagionalmente a lavorare in diversi locali tra la Riviera Ligure e quella Toscana; fui assunto al Twiga, noto locale situato a Marina di Pietra Santa, di proprietà di Flavio Briatore, luogo di incontro tra i Vip della Tv e i calciatori, che durante l’estate bazzicavano sulle spiagge di Forte dei Marmi.

Per quali altri prestigiosi ristoranti ha lavorato in seguito?
Finita la stagione, ripartii alla volta del Regno Unito, dove girai diversi ristoranti, tra cui Taqueris che ai tempi aveva una stella Michelin.
Rientrai in patria, destinazione Roma, hotel Lord Byron in zona Parioli: una bomboniera nell’ambito dell’hotellerie italiana di proprietà della famiglia Ottaviani, la quale gestiva anche un famosissimo catering chiamato Relais Le Jardin. 
Sono poi tornato a Torino, lavorando in diversi ristoranti e affinando le mie conoscenze di settore, fino ad approdare a un altro grande nome, l’hotel Principi di Piemonte, salotto storico in centro città della “Torino Bene” e hotel ufficiale, per i ritiri, della Juventus.

Infine, la destinazione attuale: L’Aia, in Olanda…
E’ la mia nuova patria, la mia nuova casa. Qui ho deciso di trascorrere il mio presente e probabilmente anche il mio futuro. Al ristorante Impero Romano si susseguono i membri della Famiglia reale olandese, capi di Stato, ambasciatori di tutti i Paesi del mondo e importanti uomini e donne d’affari, oltre a cantanti, calciatori e persone del mondo dello spettacolo. E’ qui che la ricercatezza del prodotto e la qualità vogliono farmi tornare alla mente quegli odori e sapori che circolavano tutti i giorni nella cucina di casa mia…

L’ex allenatore di Ajax, Barcellona, Bayern Monaco e Manchester United, Louis Van Gaal, con Frasca e lo staff

Torniamo allora a Carmagnola: che legame ha con la sua città d’origine? Ci torna spesso? Riceve visite di carmagnolesi in Olanda?
Con Carmagnola ho un rapporto stupendo. È la mia città natale, qui vivono la mia famiglia e la maggior parte dei miei amici. Ci torno sempre molto volentieri e sono grato di aver passato la mia infanzia lì: il territorio in cui cresci ti trasmette valori e conoscenze che ti formano e imprimono in te ricordi che rimangono indelebili nella vita.
Ho lavorato a Carmagnola, in diversi locali. Forse l’esperienza più significativa è stata con i fratelli Dario e Davide Pecoraio al Barcelona: ci siamo divertiti e abbiamo condiviso professionalità, conoscenze e amore per questo lavoro.
Cerco di tornare a Carmagnola il più spesso possibile, almeno due o tre volte all’anno, ma i miei impegni lavorativi molte rendono difficile le cose. Spesso ho amici che mi vengono a trovare e molti che verranno in futuro. L’Olanda è un bel Paese e anche al di fuori di Amsterdam e Rotterdam, che sono molte conosciute, ci sono molte altre città e luoghi interessanti da andare a visitare.

Per concludere: quali sono i suoi piani per il futuro?
Per il futuro ci sono diversi progetti, sia con l’azienda per la quale lavoro sia sotto forma di collaborazioni di diverso tipo con altri chef famosi sul territorio olandese. Faccio anche parte dell’Associazione italiana cuochi delegazione Paesi Bassi e con loro sono impegnato in diversi eventi per far conoscere la vera cucina italiana all’estero. Poi chissà, magari un libro…