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“Elogio dell’inutile”, a Carignano la personale di Gianni Busso

Lo sculture Gianni Busso, già vice-direttore dell’Accademia Albertina di Torino, espone in personale nella sala mostre del Comune di Carignano, dal 30 novembre al 22 dicembre.

 

Dal 30 novembre al 22 dicembre 2018 l’Assessorato alla Cultura del Comune di Carignano, nella sala mostre di via Frichieri 13 presenta la personale “Elogio dell’inutile” dello scultore Gianni Busso, con opere dal 1988 al 2018

Gianni Busso nasce a Moretta (Cuneo) nel 1949. Consegue la maturità artistica e si diploma in scultura all’Accademia Albertina di Torino con Nino Cassani vincendo il Premio Uberti come miglior allievo. Nel 1980 tiene la sua prima personale al castello Comunale di Vinovo (TO). La seconda personale ha luogo cinque anni dopo, con la rassegna Arti Visive Proposte di Torino a cura di F. Poli.
Nel 1994 a Palazzo Lomellini di Carmagnola tiene la personale “La scultura come teorema della memoria e del riflesso” con presentazione di A. Balzola. Nel 1997 tiene una personale alla Galleria Micrò di Torino e nel 1998 un’altra viene organizzata a Palazzo dei Priori di Volterra; in entrambe viene presentato da F. Fanelli. Fra il ’97 e il ’98 partecipa alla rassegna Misterium Fascinosum et Tremendum a cura di M. Censi e A. Panzetta, allestita a Palazzo Bricherasio di Torino. Nel 2000 partecipa alla collettiva Vanitas vanitatum et omnia vanitas nei Chiostri della Basilica di S. Stefano a Bologna. Del 2002 la sua personale a Moretta (CN) nella Chiesa di S. Rocco a cura di C. Giudice. Nel 2006 le collettive Le mani nell’anima – Il fare nell’arte, a cura di P. Mantovani a Palazzo Salmatoris di Cherasco (CN), La forza delle cose, a cura di Cristina Giudice alla Fortezza del Pensiero all’Isola della Palmaria (SP) e 20 proposte XX, a cura di G. Curto e G. A. Farinella alla Sala Bolaffi di Torino. Oltre il centinaio sono le partecipazioni a mostre in Italia ed all’estero.
È stato titolare della cattedra di Tecnologia e uso del marmo all’Accademia Albertina di Torino, Istituto di cui fu anche vice-direttore per sei anni.

Scrive dello scultore la critica d’arte Clizia Orlando: «In un tempo in cui l’apparenza sembra detenere un ruolo da protagonista e quel sembrare viene facilmente inteso come sinonimo dell’essere, a nostra salvaguardia è necessario sviluppare uno spirito critico nei confronti di ciò che ci circonda per non rimanere ancora una volta intrappolati negli inganni di conturbanti sirene della contemporaneità, sempre pronte a intonare nuovi canti per confondere le nostre coscienze.
Gianni Busso ha intrapreso la sua esperienza plastica agli inizi degli anni ’80 proponendosi di sollecitare,attraverso l’indagine tridimensionale, il rapporto tra ciò che è percepito dallo sguardo e ciò che è svelato al tatto, dando con la sua opera efficace traduzione alle variegate sfaccettature di decodificazione del vivere.
Partendo da tali presupposti l’artista ha veicolato la sua esperienza scultorea per arrivare, dopo più di trent’anni di attività, a presentarne una copiosa testimonianza nell’antologica allestita nelle sale del Palazzo del Comune a Carignano. Qui si raccolgono situazioni scultoree eterogenee,che confluiscono in modo concorde al comune intento di significato: scoprire ciò che è al di là; considerazione accompagnata dal sagace interrogativo: “sarà poi utile?”. Si palesano così, nella diversa natura dei materiali scolpiti,emozioni, memorie, un pensiero sospeso, afferrato nell’attimo stesso in cui un fulmineo balenio ha sferzato la mente dell’artista. Sapendo abilmente usare la tecnica, lo scultore propone un intrigante artificio giocando spesso a snaturare l’identità della materia, sino a sorprendere la mano che l’accarezza quando, sicura di sfiorare le flessibili scanalature di uno stralcio cartonato, si trova a percorrere il fermo rigore di pieghe perfettamente modellate nel legno».
(dal testo di Clizia Orlando)

Orario mostra: dal lunedì al venerdì dalle 14,30 alle 18; il sabato dalle 9 alle 12 (chiuso sabato 8, festa dell’Immacolata Concezione); apertura straordinaria anche domenica 2 e domenica 16 dicembre dalle 16 alle 19.
Per maggiori informazioni, scrivere a biblioteca@comune.carignano.to.it.