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Gli studenti del Bobbio di Carignano a Dublino per un soggiorno studio

Nel mese di ottobre gli studenti dell’istituto Norberto Bobbio di Carignano hanno avuto la possibilità di fare un soggiorno-studio a Dublino.

Gli studenti a Dublino con il professore Paolo Spadaro e la professoressa Margherita Benso

Gli studenti dell’istituto Norberto Bobbio di Carignano hanno appena concluso un soggiorno-studio a Dublino, in cui hanno avuto la possibilità di seguire delle lezioni in una scuola nel centro della città e di fare delle visite guidate, accompagnati dai loro docenti.

Il clima irlandese non è stato sempre favorevole: si sono alternate belle giornate a venti polari e pioggia incessante, ciononostante non sono state compromesse le escursioni e le attività nella città: i ragazzi, alternati in due gruppi, hanno potuto immergersi nella lingua e nella cultura irlandese e hanno conosciuto la città di Dublino, nota per la sua multiculturalità e adatta ai giovani.

Il viaggio è stato un’occasione che ha permesso loro di arricchire il bagaglio culturale e di aumentare la propria indipendenza, affrontando le piccole difficoltà tipiche di un Paese anglosassone, per esempio come attraversare correttamente la strada o prendere l’autobus nella giusta direzione.

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Ciò che i ragazzi hanno apprezzato di più è stata sicuramente la visita alla penisola di Howth, dove hanno potuto vedere le foche nel porto e percorrere i sentieri naturalistici della zona fino alla cima del promontorio, da dove si gode di una vista stupenda sull’Irish Sea. Si sono interessati anche al percorso nel centro città, in cui hanno visto monumenti e luoghi importanti, come il Dublin Castle ora sede del governo irlandese ma una volta sede del potere britannico in Irlanda.

Il soggiorno prevedeva infine di essere ospitati in famiglie irlandesi, condividendo non solo la casa ma anche le usanze: gli studenti hanno saputo adattarsi ai ritmi e orari della cultura irlandese e soprattutto alla cucina straniera.

Matteo Forte della classe 3E del Liceo Linguistico ci ha raccontato le sue sensazioni e le sue emozioni: “In Irlanda abbiamo avuto modo di interfacciarci con una cultura diversa dalla nostra; è stata un’emozione che potremmo definire particolare: poter applicare ciò che abbiamo imparato in anni di studi, vedere come l’impegno viene ripagato nel farsi comprendere e uscire dalla nostra zona di comfort. Passare tutta la giornata parlando inglese, scovando nuove parole o sfaccettature della stessa ripetuta per anni, perfezionare la pronuncia e scoprire leggende e miti del folklore irlandese, oltre a camminare senza meta alla ricerca dei posti più affascinanti di Dublino e seguire i professori per l’”Ha’penny bridge”, o all’interno del “Trinity collage” e le guide locali lungo il Liffey, è stata la parte più bella e arricchente dell’esperienza che, per certo, ha portato un cambiamento in noi”.

Lo studente continua: “Abbiamo avuto modo di conoscere anche la storia intricata di un paese, oggi troppo sottovalutato, che presenta così tante similitudini storiche con l’Italia. Generalizzando, le esperienze di tutti hanno riscontrato dei problemi, ma è stato costruttivo mettersi in gioco e superare i propri limiti positivamente, crescendo come esseri umani. Tornassimo indietro, rifaremmo tutto da capo: riprenderemmo quell’aereo e voleremmo nell’alto cielo per raggiungere un’Irlanda ventosa e fredda e lasciarla calda di noi”.

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