Le sfide dell’assessore Pampaloni: dai rifiuti all’informazione

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Dopo una legislatura passata sui banchi dell’Opposizione, Massimiliano Pampaloni veste ora i panni di assessore nella nuova Amministrazione Gaveglio, unico esponente leghista all’interno della Giunta.
«Non considero l’essere diventato assessore una vittoria; piuttosto mi sento come uno studente ammesso agli esami: ho davanti cinque anni per superarli, e so che sarà dura. Farò del mio meglio», esordisce. Sono tante le “materie”, o meglio le deleghe, su cui Pampaloni deve cimentarsi: innanzitutto l’igiene urbana, quella che più di tutte, nei mesi scorsi, lo ha visto «in prima linea», a partire dal contrasto agli abbandoni di rifiuti.
Le telecamere per il “reality dello zozzone” sono state installate? Hanno già dato dei frutti?
Nel pubblico piazzare telecamere è molto più complesso rispetto al privato, ma ci stiamo riuscendo: qualche “zozzone” lo abbiamo già colto sul fatto e sanzionato! Quella dei rifiuti è forse la sfida più grande affidatami dal sindaco. I fronti su cui combattere sono molteplici e vanno dalla migliore organizzazione della raccolta (serve rispettare di più gli orari di esposizione) all’aspetto culturale della prevenzione. Nel mezzo ci stanno tutte le difficoltà contingenti. Ma i risultati stanno incominciando ad arrivare. Lo spartiacque sarà il nuovo contratto: lì potremmo veramente incidere in maniera strutturale su diversi aspetti.
Parliamo proprio del nuovo appalto che il Ccs sta predisponendo per raccolte e spazzamenti. Quali sono le richieste di Carmagnola in tal senso?
Intanto stiamo cercando soluzioni per abbassare i costi e migliorare il servizio già dal 2017, mentre le decisioni sul nuovo capitolato avranno effetti solo nel 2018. L’imperativo è avere una città più pulita, cercando di abbassare i costi. Sembra impossibile, ma abbiamo individuato strade percorribili. Credo fermamente nelle idee innovative, perché viviamo tempi in cui solo chi ha idee nuove e tanto coraggio può fare nuova strada! Proprio per questo continuo ad accettare i suggerimenti di tutti i cittadini all’email massimiliano.pampaloni@comune.carmagnola. to.it.
Nel suo Assessorato ricade anche il tema della protezione civile. Quali sono le linee guida in questo ambito, recentemente messo alla prova dall’emergenza-maltempo?
La protezione civile è regolata da normative nazionali e regionali che vengono recepite dal Comune e dalle Associazioni autorizzate sul territorio.
Il mio compito è quello di seguire politicamente e agevolare queste associazioni, mettendo a disposizione il personale tecnico del Comune, raccogliendo istanze e suggerimenti.
L’impegno e la dedizione dei gruppi che si occupano di protezione civile a Carmagnola è notevole: lavorano nel silenzio, preparandosi con meticolosità per essere efficienti nei giorni difficili di calamità. Ne abbiamo avuta dimostrazione sempre, e anche nelle vicende delle scorse settimane.
Il sindaco le ha anche affidato tanti aspetti legati al funzionamento della “macchina comunale” e del rapporto Comune-cittadino: dall’Urp al Ced. Cosa significano, in concreto, queste sigle e deleghe?
L’Ufficio Rapporti con il Pubblico è fondamentale: ogni giorno rispondiamo ai cittadini, cercando di risolvere problemi piccoli e grandi. Qui stiamo cercando un adeguamento gestionale, scegliendo un software adatto. Uno dei miei primi atti amministrativi è stato l’acquisto, per circa 50 mila euro, di nuovi gestionali in vari uffici, perché è fondamentale creare e organizzare le banche dati comunali per diventare più efficienti. Per quanto riguarda il Centro Elaborazione Dati, la gestione informatica del municipio è forse la madre di tutte le mie battaglie.
Immaginate cosa sarà il centro dei servizi alla comunità tra 10 o 20 anni, quando tutta la comunicazione sarà affidata ai mezzi che oggi chiamiamo “nuove tecnologie”. Certificati di ogni tipo, permessi, accesso ai servizi, pratiche: tutto verrà richiesto tramite computer oppure smartphone. I rapporti dei cittadini con il municipio saranno per lo più virtuali. Ecco che cosa deve fare il Ced: creare una struttura informatica in grado di garantire al pubblico portali per ottenere questi servizi in maniera rapida, sicura ed efficace. Chi lo gestisce, politico o tecnico, è chiamato ad affrontare scelte strategiche e anche costose: data l’importanza epocale di questa sfida, la nostra Amministrazione ha deciso di dotarsi del supporto di un ingegnere informatico di provata esperienza, Giovanni Delmondo, che gratuitamente lavora in team con noi.
Ultima delega, ma non certo per importanza: quella allo Sport. Quali priorità vi siete dati per questo settore?
Anche qui siamo chiamati a gestire il passaggio dall’epoca in cui pagava tutto la collettività a un una fase di responsabilizzazione: lo sport è un diritto di tutti, ma occorre contribuire alla spesa. La sfida più grande che ci aspetta consiste nel dotare le strutture sportive della possibilità di generare parte delle risorse necessarie, iniziando a ragionare di una sostenibilità finanziaria del servizio. Detto tutto ciò, potenzieremo i centri sportivi, cercando di razionalizzare le spese. Fino ad oggi ho incontrato volontari e dirigenti, tutti con una grande voglia di fare e collaborare. Posso aprire il mio cassetto dei sogni? Dopo aver stabilizzato le spese per le utenze varie -centinaia di migliaia di euro all’anno- vorrei completare il centro sportivo di via Roma con nuovi campi e servizi, e potenziare il centro sportivo di Salsasio. Poi voglio lanciare un’idea e vedere l’effetto che fa: fondere i bocciodromi piccoli e grandi di Carmagnola in un unico grande bocciodromo -in stile Alba o Chieri utilizzabile da tutte le società. Questo vorrebbe dire avere la voglia di sconfiggere gelosie storiche e orgogli antelucanie porterebbe Carmagnola a un livello ancora più alto nel panorama bocciofilo piemontese e nazionale.