Madre Rubatto proclamata santa da Papa Francesco

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La missionaria carmagnolese Anna Maria Rubatto, fondatrice delle Suore Terziare Cappuccine di Loano, è stata proclamata santa dal Papa.

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Madre Maria Francesca di Gesù, al secolo Anna Maria Rubatto, originaria di Carmagnola e proclamata santa da Papa Francesco

Papa Francesco ha firmato il decreto che proclama santa la beata carmagnolese Maria Francesca di Gesù (al secolo Anna Maria Rubatto), fondatrice della Suore Terziarie Cappuccine di Loano, morta a Montevideo, Uruguay, nel 1904.

Madre Rubatto è nata a Carmagnola il 14 febbraio 1844. Rimasta orfana venne accolta dalla sorella Maddalena a Torino e lavorò come collaboratrice, dama di compagnia e consigliera per l’amministrazione della nobildonna Marianna Costa Scoffone.

Trascorrendo le proprie estati a Loano, ha iniziato a frequentare la locale chiesa del Cappuccini assistendo gli ammalati e i bambini abbandonati.

Come spiega il quotidiano cattolico Avvenire, di qui ha origine la scelta della via religiosa alla guida di un piccolo gruppo di ragazze che iniziavano la vita comunitaria come terziarie cappuccine.

Entrata in noviziato nel 1885, ha preso il nome di suor Maria Francesca di Gesù e ha fondato le suore cappuccine di Madre Rubatto, votate a opere di carità e sostegno ai più poveri.
Si racconta in particolare che si recasse tra i pescatori per istruirli nella vita cristiana sino a far loro ricevere i Sacramenti”, aggiunge Avvenire.

L’Istituto religioso fondato da Madre Rubatto si è quindi espanso in America Latina: la stessa religiosa carmagnolese si recò come missionaria in Uruguay, morendo nella capitale Montevideo il 6 agosto 1904.
Era stata proclamata beata il 10 ottobre 1993.

Insieme alla proclamazione di Madre Rubatto come nuova santa della Chiesa Cattolica, il Papa ha portato all’onore dell’altare anche il beato Lazzaro, detto Devasahayam, ucciso in odio alla fede in India nel 1752.

Proclamati dal Pontefice anche quattro nuovi beati: il giovane Carlo Acutis, il martire gesuita padre Rutilio Grande Garcia e due suoi compagni laici, Manuel Solorzano Solórzano e e Nelson Rutilio Lemusuccisi con lui nel 1977 in Salvador.