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Nuovo allestimento multimediale per l’ecomuseo della Canapa di Carmagnola

La Giunta Gaveglio ha approvato un contributo di 22.500 euro per rinnovare l’ecomuseo della Canapa di San Bernardo, a Carmagnola.

Un nuovo allestimento sarà realizzato all’ecomuseo della Canapa di Carmagnola, in borgo San Bernardo

L’ecomuseo della Canapa di Carmagnola, in via Crissolo 20 a borgo San Bernardo, sarà interamente rinnovato, con un nuovo allestimento e un percorso di visita multimediale che sostituisca le testimonianze orali da parte delle storiche lavoratrici, ormai non più disponibili.

Negli anni, la visita del museo è stata arricchita, per lungo tempo, da dimostrazioni pratiche sulla lavorazione delle corde eseguite proprio dalle mani degli ex lavoratori un tempo impiegati nelle corderie di San Bernardo -spiegano dal Comune- Il naturale venir meno di queste maestranze, depositarie dell’antica cultura materiale, impone oggi un necessario e quanto mai urgente riallestimento dello spazio espositivo, affinché la visita dell’ecomuseo possa continuare ad essere esaustiva, sebbene non si disponga più della possibilità di effettuare dimostrazioni pratiche e testimonianze  orali ripetibili di volta in volta per ciascun visitatore“.

Per questo, la Giunta Gaveglio ha approvato un progetto da 22.500 euro, che comprende l’acquisto di attrezzature e supporti tecnologici, grafica e stampa di materiali divulgativi, la consulenza di professionisti per la progettazione del riordino e la produzione di contenuti audio e un contributo all’Associazione Museinsieme per la ricerca storica e fotografica e la redazione e traduzione dei testi.

Via libera agli alimenti derivati dalla canapa

L’obiettivo è quello di continuare a garantire la fruibilità dell’ecomuseo della Canapa, ogni anno oggetto di visita di molte scolaresche non solo di Carmagnola -sottolineano dall’Amministrazione- Al suo interno ha sede l’ultima struttura originale per la lavorazione di fibra e corde di canapa, dove questa antica lavorazione aveva un tempo la sua tradizionale collocazione“.

Il progetto di riordino è stato redatto dalla dott.ssa Brigitta Zunino e il Comune, nel 2019, si era aggiudicato un contributo di 4.500 euro dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, da utilizzare entro il primo semestre 2021.

La struttura -il cui nome completo è “Ecomuseo della Cultura della lavorazione della Canapa”- è stata inaugurata nell’anno 1998, grazie all’impegno del Gruppo storico Cordai di San Bernardo e con la collaborazione della Provincia di Torino e della Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino. Dal 2005 fa parte dei siti espositivi convenzionati con l’Abbonamento musei Torino Piemonte ed è nei circuiti di Turismo Torino.

Una proposta per tutelare e proteggere la canapa piemontese