Stanno riscuotendo ottimi risultati le visite mediche e gli esami in orari serali e nei fine settimana: già oltre 65 mila le prestazioni extra-orario in tutto il Piemonte, con un’eccellente risposta da parte dell’Asl TO5, che risulta tra le realtà regionali più virtuose.

Sono oltre 65 mila le prestazioni sanitarie (visite mediche specialistiche ed esami) erogate in orari serali e nei fine settimana in Piemonte nei primi tre mesi della campagna straordinaria lanciata dalla Regione per abbattere le liste d’attesa, con l’Asl TO5 che ha finora ottenuto dei risultati eccellenti.
I dati relativi a fine maggio hanno già permesso complessivamente di raggiungere e superare, con un mese di anticipo, l’obiettivo prefissato di 50 mila accessi. «Siamo soddisfatti della risposta delle aziende sanitarie, degli oltre 5.000 professionisti coinvolti e dei cittadini che hanno apprezzato la novità», hanno dichiarato il presidente Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Federico Riboldi.
L’Asl TO5 –che copre l’area Carmagnolese, Chierese e di Moncalieri– si è distinta con 3.683 prestazioni extra-orario, pari a oltre 1.200 al mese, dato addirittura in crescita nelle ultime settimane dopo un avvio già più che buono.
Si tratta di numeri che permettono all’Azienda sanitaria guidata da Bruno Osella di posizionarsi tra quelle più attive di tutto il Piemonte, terza assoluta in Regione escludendo Torino, superando anche realtà più popolose come l’Asl TO3 e l’Asl CN2 e quelle provinciali di Novara, Asti e Vercelli.
Tra le prestazioni più richieste sul territorio figurano le ecografie (864), le prime visite ortopediche (403) e le TAC (377), oltre a infiltrazioni ortopediche (352) e prime visite urologiche (196).
L’iniziativa ha riportato nel sistema pubblico migliaia di pazienti che, a causa dei lunghi tempi di attesa, rischiavano di rinunciare alle cure o avrebbero scelto di rivolgersi altrove.
L’assessore Riboldi ha commentato ulteriormente i dati, sottolineando che «la riduzione delle liste d’attesa è una priorità assoluta, da perseguire insieme all’equilibrio dei conti pubblici, per garantire la sostenibilità della Sanità regionale».
Dato l’apprezzamento dei pazienti e i risultati raggiunti, la Regione Piemonte è già in contatto con i Ministeri competenti per ottenere un rifinanziamento dell’iniziativa e renderla strutturale.