Aperta la Conferenza dei Servizi per l’approvazione del progetto di fattibilità tecnico-economica del nuovo ospedale unico dell’Asl TO5 a Cambiano, il cui progetto è stato presentato ufficialmente venerdì in Regione.

Nella Sala Trasparenza della Regione Piemonte è stato illustrato, venerdì, il progetto del nuovo ospedale unico dell’Asl TO5, destinato a diventare il principale punto di riferimento sanitario per oltre 310 mila cittadini di 40 Comuni compresi nei Distretti sanitari di Carmagnola, Chieri, Moncalieri e Nichelino.
La nuova struttura sorgerà a Cambiano e sostituirà gli attuali presidi ospedalieri di Moncalieri (Santa Croce), Chieri (Maggiore) e Carmagnola (San Lorenzo), riunendo in un solo polo servizi, tecnologie e competenze per una Sanità più moderna, accessibile ed efficiente.

All’incontro di presentazione sono intervenuti il presidente del Consiglio regionale Davide Nicco, l’assessore alla Sanità Federico Riboldi, il direttore generale dell’Asl Bruno Osella e Fabio Inzani, presidente della società Tecnicaer Engineering, incaricata della progettazione, oltre a diversi sindaci del territorio.
Il progetto, del valore complessivo di 302 milioni di euro, rientra nel piano regionale di edilizia sanitaria in collaborazione con INAIL.
La scorsa settimana è stata aperta la Conferenza dei Servizi per l’approvazione del progetto di fattibilità tecnico-economica: la procedura, della durata di 60 giorni, si concluderà con l’intesa definitiva tra gli enti coinvolti, anche per quanto riguarda la conformità urbanistica e paesaggistica dell’intervento.
«Tra le peculiarità, il nuovo ospedale è uno dei primi in Italia progettato interamente con il supporto dell’intelligenza artificiale, che ha consentito di ottimizzare la disposizione degli spazi, i percorsi interni e i costi gestionali, migliorando l’efficienza complessiva e riducendo i futuri oneri di esercizio», hanno spiegato i promotori.
La struttura ospedaliera che sarà costruita a Cambiano prevede, complessivamente:
- 470 posti letto, di cui 32 di terapia intensiva
- 80.300 metri quadrati di superficie sanitaria
- 1.200 posti auto
- 10 sale operatorie (sette ordinarie, due di emergenza e una ibrida)
- 7 sale parto (cinque di travaglio e due per i cesarei)
- 63 ambulatori specialistici
«Un progetto che guarda al futuro della Sanità territoriale, con l’obiettivo restituire alla cittadinanza una risposta organizzata, moderna ed efficace, capace di rispondere alle esigenze reali di oggi e di domani», ha commentato il direttore generale Osella.















































