Aumento dei pedaggi, protesta anche Confartigianato Piemonte

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Sulla Torino-Savona costi +2,2% senza che corrisponda un miglioramento nei servizi offerti“: così Aldo Caranta, presidente Autotrasporti di Confartigianato Piemonte.

Aldo Caranta, presidente Autotrasporti di Confartigianato Piemonte
Aldo Caranta, presidente Autotrasporti di Confartigianato Piemonte

Anche Confartigianato Piemonte si schiera contro gli aumenti dei pedaggi su svariate autostrade regionali, tra cui il +2,2% per l’A6 Torino-Savona.

Dal 1° gennaio sono entrati in vigore gli adeguamenti delle tariffe di pedaggio autostradale -si legge in un comunicato ufficiale diffuso dall’Associazione di categoriaIl Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha comunicato, tramite un post su Facebook del Ministro Danilo Toninelli, di aver provveduto a bloccare per almeno i primi sei mesi del 2019 i rincari alle tariffe autostradali del 90% delle tratte nazionali. In quel 10% di tratte autostradali non incluse figurano quelle piemontesi. I rincari più consistenti si sono registrati sulla A32 tra Torino e Bardonecchia (+6,71%), che evidenzia uno degli aumenti più alti d’Italia, sul tratto della A5 tra Aosta e il Monte Bianco (+6,32%), e sulla A6, una delle tratte più battute dai torinesi,  dove il pedaggio aumenta del 2,2%“. 

Commenta Aldo Caranta, presidente Autotrasporti di Confartigianato Piemonte: “Si tratta di aumenti che danneggiano imprese e persone: imprese che devono muoversi per lavoro e che si vedranno ricaricare sui costi di materiali e servizi gli aumentati pedaggi; e i pendolari che quotidianamente percorrono le tratte autostradali per lavoro”. 

Per quanto riguarda, nello specifico, la Torino-Savona, Caranta sottolinea anche come all’aumento dei costi non corrispondano altrettanti servizi (e non cita neppure le programmate chiusure di ben cinque aree di servizio su 12 totali).
Sono decisioni prese sulla pelle degli utenti senza che migliorino i servizi offerti e nonostante i numerosi cantieri continuamente presenti sulla tratta A6 Torino-Savona, uno dei percorsi maggiormente battuti dai torinesi -conclude il presidente Autotrasporti di Confartigianato Piemonte- L’aumento delle tariffe va ad incidere pesantemente sull’autotrasporto, già in difficoltà per costi di esercizio elevati, tariffe che non arginano gli oneri delle imprese, costo del lavoro in aumento e concorrenza di vettori esteri. Gli aumenti decisi non tengono conto dell’andamento del mercato e della situazione di crisi economica che le imprese stanno attraversando”.