Duro comunicato stampa della Coalizione di centrosinistra “Carmagnola Insieme” contro il festival Samsara: «cronaca di un naufragio annunciato». Nel mirino anche la partecipazione, definita “inadeguata” rispetto ai soldi spesi.

Anche a riflettori ormai spenti, non si placa la polemica del centrosinistra nei confronti del festival Samsara, che finisce nuovamente nel mirino anche per quella che viene definita “una partecipazione inadeguata rispetto ai soldi spesi”. Ecco il comunicato diffuso dalla Coalizione “Carmagnola Insieme”:
Potremmo dire di Samsara: cronaca di un naufragio annunciato. Tutto parte nel novembre 2024, quando la Regione assegna 314.780 euro a favore di 11 progetti ritenuti ammissibili al finanziamento.
Ci viene spiegato che si tratta di una misura voluta dall’assessore Marrone per diffondere la cultura nelle fasce sociali e nei territori più svantaggiati. Quando facciamo notare che, visti i magri bilanci del socio-assistenziale, questo sarebbe il lavoro dell’apposito Assessorato alla Cultura, ci rispondono con quello che poi diventerà un mantra: “non c’è niente di più sociale della cultura”.
E infatti il Comune mette nero su bianco che Samsara è finalizzato “a contrastare il fenomeno dell’emarginazione, in espansione soprattutto tra i soggetti residenti in contesti periferici o socialmente depressi”.
Balza subito all’occhio che il solo Comune di Carmagnola ne percepisce 100.000 per il progetto “Samsara – Il ciclo delle idee”. Quindi quasi un terzo del budget destinato, teoricamente, a tutto il Piemonte. Si vede che siamo particolarmente periferici e depressi!
Il Comune si prefigge di coinvolgere oltre 700 studenti, oltre 900 cittadini emarginati o fragili, oltre 5000 residenti interessati alla formazione sociale. È tutto agli atti, anche se non credevamo ai nostri occhi quando l’abbiamo letto.
Scrivono anche che “Il progetto si rivolge alle fasce della popolazione caratterizzate da maggiore fragilità sociale ed emarginazione, come residenti di quartieri e zone socialmente depresse e periferiche, giovani ed anziani”.
Questi ambiziosissimi intenti vengono “appaltati” all’agenzia “Tra le linee” con sede a Roma, che si definisce “un’agenzia di comunicazione che sviluppa sistemi di influenza integrati”.
A fronte dei prodigi promessi, la merce che hanno consegnato finora sono 15 conferenze “frontali”. Con belle scenografie, accompagnamenti musicali e un rinfresco ad inviti, ma alla fine sono stati 12 incontri col pubblico ad ascoltare passivamente in platea, più tre incontri preparatori col medesimo format.
Abbiamo chiesto alle associazioni se erano state coinvolte, senza trovare alcun riscontro. Stessa situazione per le scuole. Delle “realtà territoriali coinvolte in questi mesi che hanno trasformato Carmagnola in un laboratorio a cielo aperto” non abbiamo trovato traccia. Se ci è sfuggito qualcosa saremo lieti di essere corretti.
In quanto alle periferie svantaggiate e ai soggetti emarginati, ci sembra incredibile che dei professionisti della comunicazione possano essersi illusi di coinvolgerli in una maratona di conferenze, molte delle quali all’ora dei pasti (ma davvero vogliamo rivolgerci agli anziani alle ore 12, oppure dalle 19 alle 23 senza pausa per la cena?).
Abbiamo rilevato e documentato una partecipazione di pubblico del tutto inadeguata per l’ingente spesa di soldi pubblici. A parte gli incontri con i personaggi celebri, poche decine di presenti in platea.

Sarebbe impietoso il confronto con “Letti di Notte”, che il Comune sostiene con poche migliaia di euro: i volontari locali che animano la kermesse cittadina hanno surclassato i lautamente retribuiti professionisti romani, proponendo anch’essi presentazioni di libri esattamente come gli autori invitati a Samsara. Questo a riprova che il flop della partecipazione non può essere attribuito a indifferenza del pubblico cittadino alle proposte culturali.
Non entriamo per ora nel merito dei criteri di scelta degli organizzatori e degli argomenti, limitandoci a dire che l’impianto proposto è stato efficacemente definito “una piccola Atreju”, ma comunque la pensiate sui contenuti proposti, attendiamo ora una trasparente rendicontazione dei costi sostenuti e una verifica degli obiettivi raggiunti.
La coalizione “Carmagnola Insieme”