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Prino (Legambiente Piemonte): “Interventi strutturali contro lo smog”

Il carmagnolese Giorgio Prino, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta: “Contro lo smog basta provvedimenti di emergenza; si faccia una programmazione seria sul trasporto pubblico locale, sulle ferrovie metropolitane e sulla mobilità dolce”.

Una manifestazione di Legambiente Piemonte a Torino contro lo smog

Il presidente di Legambiente Piemonte e Valle D’Aosta, il carmagnolese Giorgio Prino, rilancia la proposta di Legambiente contro lo smog, mentre a Torino e prima cintura sono scattati da venerdì nuovi e più stringenti blocchi al traffico automobilistico dopo venti giorni consecutivi di sforamenti.

Con il raggiungimento dell’allarme viola nel torinese, il nostro territorio ha raggiunto un nuovo record, di cui non essere orgogliosidichiara il carmagnolese Giorgio Prino, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’AostaDa settimane registriamo livelli di PM10 quasi costantemente doppi rispetto ai limiti di legge, non solo a Torino e nei 24 Comuni della cintura, ma su tutto il territorio regionale: Asti, Alessandria, Novara, Alba, Bra, Tortona, Casale e Novi sono solo alcuni dei Comuni che hanno registrato concentrazioni fuori legge”.

Per Prino, la soluzione non sono più i provvedimenti “emergenziali”: “Ci dobbiamo confrontare con lo stesso problema tutti gli anni: siamo in emergenza, la stessa emergenza, da quarant’anni, ed è inaccettabile che la politica si sia fatta cogliere ancora una volta impreparata -prosegue- I novecento morti di smog all’anno nella sola città di Torino dimostrano chiaramente come nel nome della “libertà” personale si stia mettendo fortemente a rischio la salute pubblica. Riteniamo la misura colma: è giunto il momento di pensare seriamente a misure strutturali”.

Il dossier Green New Deal Italiano di Legambiente individua invece sette opere incomplete ma strategiche sul territorio piemontese, alcune delle quali essenziali per la lotta all’inquinamento atmosferico.

In particolare, oltre al potenziamento della metropolitana e servizio ferroviario di Torino, il presidente di Legambiente Piemonte, nel segno della lotta allo smog, chiede anche la riapertura di 14 linee ferroviarie soppresse a seguito dei tagli regionali del 2011-2012: 480 chilometri di linee in un bacino che conta quasi un decimo della popolazione regionale.

Senza dimenticare la cosiddetta ‘mobilità dolce‘: “I dati Arpa dicono che la prima fonte di inquinamento è il traffico veicolare: è dunque necessario favorire nuove forme di mobilità urbana meno impattanti ed inquinanti –concludo Prino – A partire da quella in bicicletta, con nuove e più sicure tratte ciclabili, per arrivare all’implementazione di un sistema di trasporto pubblico dalla maggiore efficienza ed efficacia, che non si fermi a un semplice rinnovo della flotta (peraltro necessario) e senza sottovalutare nuove forme di mobilità urbana (come il micro-elettrico) e la possibilità di spostamenti intermodali. Politica e aziende devono dialogare maggiormente, per pensare insieme a giuste incentivazioni, economiche ma non solo, per la mobilità dolce casa-lavoro e casa-scuola e per rendere lo smart working realmente assimilato e diffuso. Insomma: è necessario cambiare mentalità, instaurare un nuovo rapporto col mezzo automobilistico privato, limitandone fortemente l’uso, ed è necessario creare le possibilità perché ciò possa accadere”.