Racconigi e Ceresole tra i Comuni aderenti al progetto “Dimore Amiche”

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Tenuta Berroni a Racconigi e il Castello di Ceresole d’Alba hanno aderito al progetto “Dimore Amiche” di ADSI e Fiavet Piemonte, diventando parte di nuovi circuiti di scoperta di dimore storiche private del territorio.

Tenuta Berroni a Racconigi

Nei giorni scorsi è stato presentato al Consiglio regionale del Piemonte il progetto “Dimore Amiche” nato da una collaborazione tra la sezione Piemonte e Valle d’Aosta di ADSI (Associazione Dimore Storiche Italiane) e FIAVET Piemonte (Federazione Italiana Associazioni Imprese di Viaggi e Turismo): tra gli aderenti al progetto anche Tenuta Berroni a Racconigi e il Castello di Ceresole d’Alba.

L’iniziativa intende aprire al pubblico una cinquantina di dimore private di interesse storico e culturale organizzando visite inedite su prenotazione tramite le agenzie convenzionate Fiavet.

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Il Presidente del Consiglio regionale Davide Nicco ha dato il benvenuto ai presenti affermando: “La nostra volontà è quella di valorizzare e far conoscere i nostri tesori, tutto il nostro meraviglioso patrimonio culturale, anche quello dei privati. La scelta di aprire e promuovere queste 46 dimore storiche piemontesi, grazie alla disponibilità dei proprietari e all’impegno dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, rappresenta una grande opportunità di sviluppo economico e culturale, fungendo da catalizzatore per il turismo e per l’intero territorio regionale. Questo patrimonio unico, fatto di castelli, ville, giardini, tenute agricole, residenze d’epoca e palazzi nobiliari, è testimonianza della ricchezza storica e architettonica del Piemonte, ma diventa un vero e proprio motore per la valorizzazione del territorio e per il suo rilancio turistico”.

L’europarlamentare Giovanni Crosetto prosegue sottolineando: “Un sentito ringraziamento all’Associazione Dimore Storiche Italiane per l’importante e prezioso impegno a favore del nostro patrimonio architettonico. Il progetto presentato ha la grande ambizione di voler creare sinergia e coesione affinché le singole dimore storiche, uniche e peculiari nel loro genere, possano offrire un percorso ed un’esperienza turistico-culturale nel loro complesso”.

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L’iniziativa di ADSI deve essere uno stimolo per tutti gli operatori turistici a valorizzare i patrimoni meno conosciuti della nostra regioneha dichiarato l’Assessore al Turismo Marina Chiarelli – È un esempio da seguire per allargare l’offerta non solo per i viaggiatori che provengono dall’estero ma anche per i movimenti interni. Questi luoghi rappresentano la nostra identità profonda, raccontano la storia delle famiglie che hanno contribuito a rendere più belli i nostri luoghi. Valorizzare queste dimore e i tesori che vi si trovano non significa solo promuovere il turismo, ma anche preservare un patrimonio culturale che appartiene a tutti noi. Ogni visita diventa un’occasione per riscoprire il legame con le nostre radici, un ponte tra passato e presente che permette di rafforzare il senso di appartenenza e di trasmetterlo alle nuove generazioni”.

Spiega Alessandro Gosztonyi, Vicepresidente dell’A.D.S.I. e Presidente della Sezione Piemonte e Valle d’Aosta: Aprire una dimora storica al pubblico è un atto di responsabilità e di amore per quei territori dove, un tempo, castelli, ville e palazzi, oltre che custodi di momenti di storia ed arte tramandati nei secoli, erano il riferimento di comunità, il volano di economie che ruotavano attorno ad essi. Il futuro risiede nella collaborazione tra pubblico e privato, sul modello di esempi vincenti come quello del Ducato di Parma e Piacenza, che dimostrano quanto possa essere fruttuoso il rapporto fra pubblico e privato, attraverso bandi specifici e investimenti che possano favorire ricadute positive per luoghi e territori che, contrariamente ad altre imprese, non possono essere delocalizzati”.

Presenti all’evento anche Maria Luisa Coppa, Presidente ASCOM, Beppe Carvelaris e Alessandro Zanon, rispettivamente Presidente e Direttore di Visit Piemonte e Roberto Anino, direttore di Federalberghi entusiasti per l’iniziativa che potrà delineare nuove rotte del turismo regionale e che va ad arricchire l’offerta turistica e culturale di Musei e Palazzi pubblici del territorio.

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