Regione: 20,5 milioni per l’adattamento ai cambiamenti climatici

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In autunno due nuovi bandi dalla regione Piemonte per agevolare le infrastrutture verdi e promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici.

La regione Piemonte promuove l’adattamento ai cambiamenti climatici

In autunno la regione Piemonte intende emanare due bandi dalla dotazione complessiva di 20,5 milioni di euro della programmazione del Fondo europeo di sviluppo regionale, (Fesr),per promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici, rafforzare la protezione e la preservazione della natura, la biodiversità e le infrastrutture verdi anche nelle aree urbane.

“Queste misure ci permettono di rispondere con soluzioni concrete a criticità presenti negli ambiti urbani -afferma l’assessore all’Ambiente Matteo MarnatiLa misura sulla forestazione va ad incidere anche sulla qualità dell’aria e con i fondi dedicati si potranno fare interventi volti non solo al miglioramento della qualità dell’aria, ma anche al sequestro di anidride carbonica e alla mitigazione degli effetti dell’isola di calore urbana. In una parola migliorare il microclima. Stiamo procedendo celermente di bando in bando e tutte le misure che stiamo mettendo in campo hanno la finalità di concorrere al miglioramento dell’ambiente. Cinque bandi in sette mesi indicano la grande attenzione che la Regione riserva alle tematiche ambientali”.

Nello specifico 8,5 milioni vengono destinati alla forestazione in ambito urbano, mentre 11,9 milioni allo sviluppo e completamento di infrastrutture verdi e blu: di questi ultimi, 8,5 milioni vengono utilizzati per gli interventi sul territorio della “Corona verde” e 3,4 milioni per il resto del territorio.

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La misura sulla forestazione urbana ammette interventi che comportano la creazione di nuovi spazi verdi o il miglioramento di quelli esistenti incrementando la dotazione verde urbana: parchi urbani, aree verdi di quartiere, alberate stradali, filari di piante, tetti verdi, verde verticale, interventi di trasformazione e recupero urbano di aree impermeabilizzate come parcheggi o strade degradate o abbandonate. Lo scopo è quello di contrastare il fenomeno dell’isola di calore urbano e migliorare il microclima. Tutti gli interventi non devono comportare consumo di nuovo suolo e devono garantire la tutela della qualità delle acque delle falde sotterranee. Beneficiari sono i capoluoghi di provincia e gli altri Comuni con più di 10.000 abitanti che attuano misure di limitazione della circolazione dei veicoli più inquinanti.

Lo sviluppo e completamento di infrastrutture verdi e blu riguarda invece la realizzazione di corridoi ecologici, zone umide, fasce arboree, filari, siepi che concorrano alla preservazione della natura e della biodiversità, al sequestro di CO2 e al miglioramento della qualità dell’aria in ambito urbano e periurbano, ma anche alla valorizzazione fruitiva delle sponde e degli ambienti ripariali con interventi di recupero e riqualificazione di fiumi e laghi naturali e artificiali. O ancora: realizzazione di infrastrutture ciclabili solo dove le stesse risultino essere strettamente complementari e funzionali a garantire la fruibilità della zona. E non da ultimo interventi volti alla valorizzazione del patrimonio naturale e storico-culturale. Possono beneficiarne Province, Comuni, Città Metropolitana di Torino, Unioni di Comuni, Enti di gestione dei beni Unesco, Enti di gestione delle aree protette, Enti di ricerca pubblici, enti privati di diritto pubblico.

In merito al tema dell’approvvigionamento di piante attraverso la filiera vivaistica forestale, grazie ai fondi del Psr 2014-22, la Regione Piemonte ha avviato la realizzazione di un Portale dei materiali forestali di moltiplicazione che offre servizi di gestione e pubblicazione per favorire l’incontro tra domanda e offerta su tutto il territorio. L’iniziativa permette di rendere pubblici ed aggregare i fabbisogni, dalle fasi di progettazione a quelle di affidamento della realizzazione degli interventi. L’aggregazione e la pubblicazione permettono una migliore programmazione per il settore vivaistico privato degli investimenti prioritari. Il progetto prevede anche l’integrazione con piattaforme di “e-public procurement” per supportare i soggetti interessati all’acquisto anche nelle fasi di contrattualizzazione della fornitura delle piante forestali.

Sottolinea il vicepresidente e assessore alla Pianificazione territoriale e Foreste Fabio Carosso  “Più verde vuol dire più qualità della vita, più attenzione per i nostri figli, vuol dire un futuro migliore. Abbiamo pensato di lavorare con determinazione sfruttando i fondi Fesr. Diamo la possibilità a tutti i sindaci dei capoluoghi di fare operazioni molto importanti per i loro cittadini e per il nostro Piemonte. Gli interventi di forestazione e di infrastrutturazione verde rappresentano azioni di valore per la pianificazione sostenibile del territorio”.

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