Sabato 22 novembre è in programma la presentazione del libro “Una comunità due paesi: Sant’Onofrio, Carmagnola”, a cura di Pino Mandarano.
Carmagnola si prepara ad accogliere un appuntamento dedicato alla memoria e alla propria identità: sabato 22 novembre 2025 è infatti in programma la presentazione ufficiale del libro “Una comunità, due paesi: Sant’Onofrio, Carmagnola”, scritto da Pino Mandarano, già assessore e presidente del Consiglio comunale.
L’incontro avrà inizio alle 17 e si terrà al centro sociale “Bruno Longo” di piazza Giuseppe di Vittorio 10 (zona Lame), alla presenza di figure di primo piano della vita ecclesiale e associativa locale. Ingresso libero.
A coordinare i lavori sarà Gianluca Mandarano, laureato in antropologia con una tesi sull’Affruntata (tipica processione santonofrese, che in passato venne replicata anche a Carmagnola) e autore di uno dei capitoli del volume.
Tra gli interventi, oltre all’autore, sono previsti quelli di monsignor Derio Olivero, vescovo della Diocesi di Pinerolo; don Giovanni Manella, responsabile della pastorale UP53, e Caterina Malfará Sacchini, priora della Confraternita del Santo Rosario di Sant’Onofrio.
La presentazione offrirà l’occasione per mettere a fuoco il percorso e i contenuti del libro, realizzato da Parentesi Graphica, dedicato al rapporto tra le Comunità di Sant’Onofrio e Carmagnola. «Parliamo di numerose famiglie calabresi che, dal 1960 in poi, sono venute a vivere in città, viste le opportunità di lavoro in agricoltura, nell’edilizia e nell’indotto Fiat», sottolinea Pino Mandarano.
«Sono persone che, negli anni, si sono ben integrate nel tessuto sociale locale, dando e ricevendo molto -prosegue- Questo dimostra come una buona convivenza sia possibile, pur mantenendo stili di vita, culture e tradizioni proprie, a contatto con quelle degli altri».
Il libro -corredato anche da numerosi scatti dello stesso autore- include infatti le storie di una decina di famiglie santonofresi emigrate a Carmagnola, ma anche le iniziative realizzate negli anni per unire le due realtà e alcune delle tradizioni più sentite in quell’angolo di Calabria.
«Ho voluto raccontare la terra delle nostre origini, i rapporti istituzionali tra le due città e il tema dell’immigrazione dal sud verso il nord Italia, mettendo in luce anche i parallelismi tra ieri e oggi», prosegue Mandarano.
E conclude: «Grazie anche al lavoro svolto da mio figlio Gianluca, infine, c’è un focus sull’Affruntata, vista sia nella sua dimensione religiosa che folcloristica, con una riflessione sul senso della partecipazione popolare a questi eventi».
