Vinovo risulta uno dei due Comuni più critici della Città metropolitana di Torino per la qualità dell’aria, con un numero di superamenti delle polveri sottili (PM10) decisamente superiore ai limiti di legge: lo certificano i dati Arpa Piemonte.

Secondo la relazione annuale di Arpa Piemonte sul monitoraggio della qualità dell’aria, pubblicata nei giorni scorsi e riferita ai rilevamenti effettuati nel 2024, il Comune di Vinovo risulta tra i più critici della Città metropolitana di Torino a livello di inquinamento da polveri sottili.
I dati –confermando i primi rilievi già resi noti in primavera– riportano infatti un numero elevato di giorni in cui le concentrazioni di PM10 hanno superato i limiti consentiti: questo posiziona il Comune al secondo posto tra i peggiori nella classifica provinciale per superamenti dopo Settimo Torinese.
La legge prevede infatti un limite giornaliero per le polveri sottili (pari a 50 µg/m3) che non deve essere oltrepassato per più di 35 giornate nell’arco dell’anno: Vinovo ha invece sforato tale soglia in ben 56 giorni su 365, con peraltro solo l’84% delle rilevazioni valide.
Più positivo, invece, lo scenario legato ad altri inquinanti. Zero superamenti per quanto riguarda l’ozono, come già avvenuto l’anno precedente, dopo i valori estremamente alti registrati nel 2022. Stabile e sotto soglia anche la presenza di benzene.
Per il biossido di azoto non vi sono mai stati sforamenti della soglia oraria; anche la media annuale è pari a 18 microgrammi al metro cubo, decisamente inferiore al valore critico previsto dalla norma (40 µg/m3) e con una serie storica in continua diminuzione nel corso dell’ultimo decennio.
Tra le innumerevoli cause ambientali, i valori riferiti alla qualità dell’aria a Vinovo potrebbero risultare critici anche a causa dei numerosi cantieri di ammodernamento sulla SFM2 e dei lavori per il sottopasso di Garino, con disagi alla circolazione e un incremento del traffico veicolare.















































