L’Arpa Piemonte ha diffuso i dati della qualità dell’aria riferiti al 2024; per la prima volta Carmagnola registra un miglioramento storico per quanto riguarda le polveri sottili (PM10), in parziale controtendenza rispetto al dato metropolitano.

Per la prima volta da quando esiste il monitoraggio, Carmagnola ha rispettato il limite annuale per le polveri sottili PM10: 32 superamenti in un anno, tre in meno rispetto alla soglia massima consentita di 35.
Un risultato a suo modo storico, se si considera che solo l’anno prima gli sforamenti erano stati 39, nel 2022 ben 82 e nel 2017 avevano toccato il picco negativo di 122 giornate oltre i limiti. Anche il valore medio annuale si è ridotto sensibilmente, passando da 31 a 25 microgrammi per metro cubo, ben al di sotto del limite di legge (40).

I dati emergono dal rapporto “Uno sguardo all’aria 2024”, pubblicato nei giorni scorsi da Città metropolitana di Torino e Arpa Piemonte, che fotografa la qualità dell’aria nell’intero territorio torinese.
Nonostante un inverno caratterizzato da condizioni meteorologiche poco favorevoli alla dispersione degli inquinanti, Carmagnola lo scorso anno si è distinta in positivo. Anche l’analisi di lungo periodo evidenzia inoltre una riduzione del PM10 tra le più marcate di tutti i siti di rilevamento.
Sul fronte degli altri inquinanti, i valori di biossido di azoto (NO₂) restano stabili rispetto al 2023, con 30 superamenti annui: un dato sotto soglia, in linea con la media dell’ultimo quinquennio e inferiore rispetto alla serie precedente.
Tutti i metalli pesanti (arsenico, cadmio, nichel, piombo) risultano nettamente sotto le soglie di legge: in particolare, il nichel è sceso a 1,3 microgrammi per metro cubo, contro i 3,3 dell’anno precedente. Stabile e sotto i limiti anche il benzo(a)pirene, inquinante legato ai processi di combustione.
«È un segnale incoraggiante, che dimostra come le misure adottate a livello locale e metropolitano stiano dando risultati tangibili -commenta Alessandro Sicchiero, consigliere delegato all’ambiente della Città metropolitana di Torino- Tuttavia, la strada per raggiungere livelli non più nocivi per la salute resta impegnativa: solo con una transizione ecologica equa e sostenibile potremo consolidare questi progressi».
Aggiunge Angelo Barbero, direttore generale di Arpa Piemonte: «Il trend in miglioramento di Carmagnola rappresenta un esempio positivo in un contesto dove molte aree della provincia faticano ancora a rispettare i limiti. È il segno che le politiche di riduzione delle emissioni, dal rinnovo del parco veicoli agli interventi sul riscaldamento domestico, stanno iniziando a dare frutti concreti».
Il rapporto ricorda tuttavia che dal 2030 entreranno in vigore i nuovi limiti fissati dalla Direttiva europea 2024/2881, che dimezzeranno le soglie attuali per PM10, PM2.5 e NO₂. «Per tutto il territorio metropolitano sarà una sfida complessa, ma i dati 2024 ci dicono che siamo sulla strada giusta», conclude Sicchiero.
















































