A Carmagnola nuovo, durissimo scontro in Consiglio sul tema della futura gestione dell’asilo nido comunale: le minoranze lasciano l’aula dopo l’espulsione del capogruppo PD, Paolo Sibona.

Il Consiglio comunale di Carmagnola si è nuovamente infiammato sul tema dell’asilo nido “Sebastiano Craveri” e della sua futura gestione.
La discussione, riproposta in aula dalle opposizioni, è sfociata nell’espulsione del capogruppo del Partito Democratico, Paolo Sibona, decisa dal presidente dell’aula, Filiberto Alberto. Per solidarietà, tutti i consiglieri di minoranza hanno poi abbandonato la seduta.
Il PD aveva presentato un’interpellanza per chiedere chiarimenti sul percorso di esternalizzazione annunciato dalla Giunta Gaveglio, lamentando in particolare il mancato riscontro alle richieste di incontro avanzate dalle organizzazioni sindacali e l’incertezza che, a loro giudizio, graverebbe su famiglie e lavoratrici del servizio.
«L’interesse della popolazione carmagnolese è certificato dai 150 presenti al precedente Consiglio, dall’assemblea con oltre 100 partecipanti agli Antichi Bastioni e dalle oltre 1400 firme consegnate alla sindaca» scrivono i gruppi di centrosinistra.
Secondo i Dem, gestione dell’aula a parte, la serata ha comunque fatto emergere due elementi significativi. Da un lato, «la sindaca Gaveglio considera gli oltre 1400 cittadini che hanno sottoscritto una lettera sul nido delle persone “suggestionabili”, dubitando della loro capacità di intendere ciò che avevano firmato».
Dall’altro, «l’Amministrazione ha dichiarato che intende mantenere l’intera équipe di educatrici del Nido Craveri», circostanza che per il centrosinistra «dimostra che la pressione dell’opinione pubblica conta» e che, se comunicata chiaramente prima, «avrebbe contribuito a ridurre le preoccupazioni reali presenti tra famiglie e operatrici».
Le minoranze respingono inoltre le accuse di aver creato “allarmismi”: «Gli allarmi sono causati dalla reticenza dell’Amministrazione a dire in modo chiaro e trasparente le proprie intenzioni» affermano PD e Carmagnola Civica, ribadendo il loro impegno «per garantire la continuità e la qualità dell’esperienza educativa offerta dal nostro nido in oltre 40 anni».
Di segno opposto la lettura della maggioranza e della Giunta. In una nota congiunta, i gruppi che sostengono l’Amministrazione parlano di una «vergognosa gazzarra indegna dell’aula consiliare», scoppiata «dopo il giusto richiamo del presidente del Consiglio al rispetto del regolamento».
Secondo la Maggioranza, i consiglieri di opposizione sarebbero stati «messi davanti all’evidenza della falsità delle loro affermazioni circa il futuro del nido comunale e del personale impiegato» e, invece di prenderne atto «con soddisfazione», avrebbero preferito «la polemica fine a se stessa al sereno e democratico confronto».
La Giunta rivendica inoltre quanto spiegato dalla sindaca Ivana Gaveglio durante la seduta: «al nido comunale verranno garantite la qualità del servizio educativo, la stabilità del personale attualmente presente, la natura pubblica del servizio stesso e il controllo sulla definizione delle rette».
La maggioranza conclude esprimendo «rammarico per il basso rispetto delle istituzioni» mostrato dall’opposizione.















































