A Poirino un progetto sull’inclusione lavorativa delle persone con disabilità

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Lunedì 24 gennaio al teatro Salone Italia di Poirino verrà presentato il progetto “Lavoro, Vivo, Scelgo”, per favorire l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità.

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A Poirino si presenta il progetto “Lavoro, Vivo, Scelgo”, per l’inclusione lavorativa di persone con disabilità

Al teatro Salone Italia di Poirino verrà presentato il progetto “Lavoro, Vivo, Scelgo” che prevede una serie di facilitazioni per favorire l’inclusione lavorativa di persone con disabilità. L’appuntamento sarà lunedì 24 gennaio 2022, dalle ore 10 alle ore 12.

“La convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, diventata legge dello Stato italiano nel 2009, afferma il loro diritto al lavoro su base di uguaglianza con gli altri e il diritto di potersi mantenere con un lavoro liberamente scelto –fanno sapere gli organizzatori- Scopo di questo incontro è far conoscere alle realtà produttive locali questo progetto che ha lo scopo di promuovere e favorire una vera inclusione nel mondo del lavoro”. 

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L’incontro è promosso dalle agenzie formative Ciofs ed Egim, Città Metropolitana, Università degli Studi di Torino, Associazione Vivere e dal Consorzio dei servizi socio assistenziali del chierese. Ad aprire la mattinata sarà la sindaca di Poirino Angelita Mollo e, dopo la presentazione dell’iniziativa, verrà lasciato ampio spazio alla voce delle persone direttamente coinvolte.

“Questo progetto si rivolge in modo particolare alle persone con una disabilità intellettiva e relazionale, quelle che vengono maggiormente scartate dal mondo produttivo –spiega Clara Salvador dell’Associazione Vivere- Con la collaborazione della Città Metropolitana e dell’Università degli studi di Torino verranno forniti alle aziende tutti gli strumenti e le facilitazioni per dimostrare che chiunque può, con il giusto aiuto, partecipare alla vita lavorativa del paese in modo proficuo”. 

Conclude Salvador: “Sono previsti momenti di formazione prima dell’inizio del rapporto lavorativo e successivamente un tutor esterno seguirà la persona disabile nel nuovo contesto. Abbiamo già iniziato con i primi tirocini e stanno ottenendo un esito positivo, ma sono ancora poche le aziende che decidono di mettersi in gioco e provare insieme a noi a sfondare questa barriera per favorire una reale inclusione”. 

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