Accordo tra Piemonte e Liguria per i vaccini anche in vacanza

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Sinergia tra Piemonte e Liguria per favorire nella stagione estiva la somministrazione dei vaccini ai rispettivi abitanti in vacanza sulla costa ligure o sulle montagne piemontesi.

Il momento dell’accordo tra Cirio e Toti (foto: Regione Piemonte)

Vaccini anche in vacanza per i residenti in Piemonte e in Liguria nella stagione estiva: è quanto prevede il protocollo d’intenti per la reciprocità vaccinale in ambito turistico, firmato a Torino dal presidente piemontese Alberto Cirio e dal suo omologo ligure Giovanni Toti.

ll documento è stato già trasmesso al generale Figliuolo, commissario straordinario per l’Emergenza Covid-19, per ogni opportuna valutazione e se arriverà il via libera da Roma si partirà al più presto.

Il protocollo stabilisce che le vaccinazioni potranno avere luogo se saranno rispettate queste condizioni:

  • il soggiorno deve avvenire a scopo turistico e per una durata che rende difficoltosa la somministrazione del vaccino nel Comune di residenza;
  • nella richiesta l’interessato deve specificare la sua condizione di soggetto non vaccinato oppure presentare la certificazione della data e tipologia della prima dose ricevuta, rilasciare le autorizzazione al trattamento dei dati.

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Le motivazioni alla base dalla realizzazione del protocollo si riconducono all’esistenza di una reciproca e rilevante mobilità turistica su scala annuale, e non solo stagionale, tra le due regioni; e al fatto che la campagna di vaccinazione si sviluppa nella sua massima espansione durante la stagione turistica estiva.

Inoltre, il completamento del ciclo vaccinale risulta rilevante per il rilascio e la durata del “certificato verde”.

La logica alla base di questo accordo è quella di portare il vaccino alle persone, e non le persone al vaccino -ha dichiarato Cirio- Le modalità dell’accordo sono basate sull’interscambio dell’anagrafe vaccinale e su un meccanismo di controllo dell’autocertificazione, il meno burocratico possibile. Piemonte e Liguria stanno procedendo in maniera molto spedita nella campagna vaccinale“.

“Abbiamo discusso con il generale Figliuolo di questo accordo, che mi sembra pragmatico e concreto -ha dichiarato Toti- Se una persona non vaccinata o vaccinata solo con la prima dose riesce ad avere il vaccino dove è in vacanza riceve solo un servizio di buon senso e non è magari costretta a rinviare la somministrazione. Teniamo anche contro del fatto che se stiamo parlando di vaccini in vacanza vuol dire che la campagna vaccinale sta procedendo bene”.

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In riferimento al turismo, il Piemonte sarà anche la prima regione che renderà le sue montagne “Covid-free” da metà giugno, vaccinando in tutto 500 Comuni e frazioni.

L’intervento riguarderà innanzitutto i Comuni montani a “priorità alta” (oltre 200 sui 500 totali) in base alla combinazione di parametri che riguardano l’altitudine, la distanza dall’ospedale più vicino e l’omogeneità territoriale.

In particolare si partirà nelle aree alpine da tutti i Comuni sopra i 700 metri di altitudine e quelli tra i 600 e i 699 metri che distano più di 25 minuti da un ospedale; nelle aree appenniniche e di alta collina, come la Langa cuneese o astigiana, dai Comuni sopra i 500 metri di altitudine e quelli fra i 400 e i 499 metri che distano più di 25 minuti da un ospedale.

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